Partita a lieto fine

Dopo tanti sospiri intorno al calciomercato, è un piacere tornare a parlare di una partita di campionato, con tanto di lieto finale grazie ai gol di Nagatomo e Palacio. L’Inter era già partita volenterosa, con dieci minuti di discreta intensità grazie sopratutto agli inserimenti di Kuzmanovic e Guarin, il primo mandava al cross Nagatomo, ma Perin smanacciava, il secondo era pericoloso con un cross basso. Poi Palacio era lanciato a rete da Guarin in un’azione di rimessa, ma si faceva rimontare. Palacio, mandato in campo come unica punta, non poteva che andare a prendersi lui i palloni, perchè dopo il buon inizio cross non ne arrivavano più e nemmeno verticalizzazioni se ne vedevano. Dietro di lui giocava Alvarez che faceva la spola tra una fascia e l’altra seguendo l’azione, le due mezz’ale di movimento Guarin e Kuzmanovic non sempre trovavano l’intesa con i due poco velenosi esterni Jonathan e Nagatomo. In mezzo al campo Cambiasso faceva il palo, mentre la difesa Campagnaro-Ranocchia-Jesus si faceva impegnare da Gilardino, in grado di metterli in difficoltà da solo, con il poco supporto del fumoso Bertolacci e dell’alterno Santana. Poca spinta anche dal ruvido Kucka, un po’ più dinamico Cofie, che con Vrsaljko (il croato amico di Kovacic) davano un buon supporto a Santana sulla destra, creando una buona densità quando anche Bertolacci arrivava dalla sinistra, costringendo Nagatomo e Kuzmanovic ad indietreggiare. E così il Genoa col passare dei minuti ha preso coraggio, iniziando ad attaccare e dalla mezz’ora anche a pressare alto quando l’Inter rimetteva dal fondo. Il primo tempo comunque si è chiuso senza nessun tiro nello specchio da una parte e dall’altra. Non un grande spettacolo, piuttosto una tristezza. L’Inter serviva un uomo in area solo in due occasioni, Jonathan spegneva fuori il suo diagonale e Guarin cercava il cross corto a spiovere sul secondo palo che finiva sul fondo. Da fuori invece arrivava solo una conclusione abbondantemente alta di Kuzmanovic. Il fatto che il Genoa abbia però iniziato a giocarsela alla pari ha permesso all’Inter di esprimersi meglio in contropiede nel secondo tempo, dopo che finalmente Mazzari aveva tolto Kuzmanovic mandando Icardi a fare la prima punta, spostando Palacio come seconda e Alvarez come mezz’ala sinistra. L’Inter iniziava a muoversi meglio in ripartenza con Alvarez reinventato uomo recupera palloni, mentre Guarin sospingeva la squadra in contropiede col supporto delle sponde e dei movimenti di Palacio e delle sgroppate di Campagnaro. Dopo il 65′ il Genoa è andato nettamente in affanno, cominciando a perdere palloni in fase di uscita e l’Inter ha iniziato a premere con grinta per la prima volta e allora il tempo di aggiustarsi meglio con l’ingresso di Kovacic al posto di Cambiasso e subito il croato in cabina di regia a far partire l’azione del vantaggio, con il Genoa schiacciato nella propria area, azione fortunosa nel cross deviato di Jonathan e Cofie che si perde Nagatomo. Nessuna reazione dai genovesi e Inter che ha potuto distendersi rendendosi tre volte pericolosa da calcio d’angolo: traversa di Icardi, Jonathan fuori e Perin che vola sul colpo di testa di Ranocchia. Al 90′ ennesima volata di Guarin e taglio in area di palacio che riceve e segna il 2-0, forse troppo.

 

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