Thohir ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della sera. Finalmente possiamo sentire la voce del presidente. Abituati com’eravamo ad un contatto quotidiano con il vecchio Moratti, può risultare difficile abituarsi ad un presidente lontano. In questo caso però l’indonesiano ha parlato molto e sono emersi tre punti: Moratti è ancora protagonista nella vita dell’Inter, fiducia a Mancini e Icardi non si vende. Partiamo dal primo punto. Inizialmente pensavo che le parole di elogio a Moratti da parte del nuovo presidente fossero un segno di cortesia e rispetto orientale verso l’anzianità. Ora penso invece che rispecchino semplicemente una realtà dove Thohir, scelto da Moratti per guidare l’Inter in questa fase di transizione, si consulta e prende decisioni insieme all’ex presidente. E quando questo non avviene può esserci qualche dissapore, come quando Thohir sembrava intenzionato a continuare con Mazzarri e Moratti si dimise per questo. Ma un mese dopo Mazzarri è stato esonerato e ora Thohir può dire, “Mazzarri good man, Mancini something better.” E questo è il secondo punto, Thohir si dice pronto ad accontentare le richieste dell’allenatore, vedremo poi come, ma l’impegno è preciso e messo nero su bianco. Così come il terzo punto, l’impegno a non vendere Icardi. Parole chiare. Ma c’è anche un terzo impegno che Thohir si sarebbe preso quando dice, “la nostra idea non è di vendere prima e acquistare dopo. Negli ultimi due mercati di gennaio abbiamo dimostrato di essere pronti ad accontentare l’allenatore. Continueremo a farlo nel rispetto del Fair play finanziario”. Questo però non vuol dire che Thohir sia disposto a spendere, ma intende dare a Mancini i giocatori chiesti già per i primi di luglio, esponendosi finanziariamente o con vari prestiti, cercando poi di rientrare nel corso dell’estate con lo sfoltimento della rosa.