Inter stremata, pari a Sampdoria

SAMPDORIA-INTER 2-2 MARCATORI: 18′ Dimarco (I), 33′ Yoshida (S), 44′ Lautaro Martinez (I), 46′ Augello (S)

Tanti spunti tattici, molti duelli individuali, ma alla fine la differenza la fanno le palle inattive e i contropiedi, nella ripresa però la Sampdoria pareggia e mette in difficoltà l’Inter

In fase di primo pressing D’aversa accentra Caputo su Brozovic e alza Daamasgard su Skriniar, se l’Inter salta questo pressing si creano spazi per Barella che ha di fronte solo uno spaesato Silva, Dzeko gli viene incontro per le sponde e Skriniar lo supporta da dietro mentre Darmian gli porta via Augello.

Dall’altra parte invece meno spazi, più compatta la catena di destra sampdoriana Bereszynski-Thorsby-Candreva, Calhanoglu fatica a districarsi, Dimarco di fatto fa il terzino sinistro e le squadre a tratti sono quasi a specchio in due 4-4-2 dove Barella è più tornante destro che interno.

Come detto però decidono le palle inattive, punizione maestosa da 20 metri nel sette di Dimarco, mischione in area con deviazione sfortunata di Dzeko che beffa Handanovic per il pari, ma poi Calhanoglu strappa palla a Daamsgard e innesca un contropiede di Barella a metà tra Javier Zanetti e Berti, cross formidabile e volè vincente di Lautaro per un primo tempo che si chiude sull’1-2.

Gialli pesanti a centrocampo, Brozovic, Thorsby, Calhanoglu. Duelli individuali avvincenti, Darmian-Augello, Dimarco-Candreva, Thorsby-Calahanoglu, Colley-Dzeko. Inzaghi oggi sta al gioco di D’Aversa, accetta lo scontro sulle fasce e riparte di rimessa con meno palleggio e più strappi. Gran caldo, la partita è iniziata lenta, poi si è accesa, poi le squadre hanno rifiatato e gran finale di tempo, vediamo il secondo.

Parte fortissimo la Samp, intanto l’Inter ogni volta che va in vantaggio si sistema in un 5-3-2, Dimarco non sta più largo ma stringe coi centrali, Perisic si abbassa ed è Calhanoglu costretto a raddoppiare e sfilare in fascia, si esalta così la scorribanda di Bereszynski, che va a servire da terzino a terzino Augello, il quale fa un gol capolavoro al volo, 2-2. Ora il Doria vuole vincere, D’Aversa mette Thorsby a ridosso delle punte, cresce Silva, in un’inferiorità numerica a centrocampo che non si è mai vista, vuoi per i duelli individuali, vuoi perchè Daamsgard è una finta ala che si accentra e Quagliarella di fatto fa il trequartista, poi in fase di non possesso come detto è Caputo ad arretrare.

Inzaghi corre subito ai ripari, fuori Perisic e Brozovic, dentro D’ambrosio e Vidal, dove Barella viene messo davanti alla difesa. Ma rispetto alle precedenti partite è proprio la mediana che non riesce a imporsi, mentre il mister dopo tanti rimescolamenti si sistema con Correa nel posto di Calhanoglu, Sensi a ridosso di Dzeko, Dumfries a destra, Darmian a sinistra, ma rispetto a Verona i cambi non sortiscono effetto, ultimi dieci minuti più maxi recupero che sono più da rugby che da calcio, finale farraginoso, Orsato perde la bussola e non tiene la partita in mano, mancano il secondo giallo sia a Thorsby che Colley. D’ambrosio comunque salva sulla linea ed è un punto da portare a casa. Mercoledì il Real Madrid

SAMPDORIA-INTER 2-2

MARCATORI: 18′ Dimarco (I), 33′ Yoshida (S), 44′ Lautaro Martinez (I), 46′ Augello (S)

SAMPDORIA: 1 Audero; 24 Bereszynski, 22 Yoshida, 15 Colley, 3 Augello (78′ 29 Murru) 87 Candreva, 5 Silva (89′ 9 Torregrossa), 2 Thorsby, 38 Damsgaard (78′ 8 Verre); 10 Caputo, 27 Quagliarella (67′ 16 Askildsen).

In panchina: 33 Falcone, 4 Chabot,11 Ciervo, 12 Depaoli, 19 Dragusin, 20 Ihattaren, 25 A.Ferrari, 70 Trimboli.

Allenatore: Roberto D’Aversa.

INTER: 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 De Vrij, 32 Dimarco (67′ 2 Dumfries); 36 Darmian, 23 Barella, 77 Brozovic (53′ 22 Vidal), 20 Calhanoglu (67′ 12 Sensi), 14 Perisic (53′ 33 D’Ambrosio); 9 Dzeko, 10 Lautaro Martinez (62′ 19 Correa).

In panchina: 21 Cordaz, 97 Radu, 5 Gagliardini, 7 Sanchez, 8 Vecino, 11 Kolarov, 13 Ranocchia.

Allenatore: Simone Inzaghi.

Arbitro: Daniele Orsato. Assistenti: Peretti – Pagliardini. Quarto Uomo: Baroni. VAR: Nasca. Assistente VAR: Giallatini.

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