Nuovo mercato vecchie abitudini

Mentre la trattativa con Thohir va avanti il più possibile lontano dai riflettori, l’Inter si prepara al calciomercato, i presupposti ci dicono che se non arriverà il socio indonesiano la linea societaria sarà per molti versi uguale agli altri anni, con una eccezione, vedremo quale:

Paulinho: E’ tornato a farsi sentire il centrocampista brasiliano in un’intervista alla gazzetta nella quale ha spazzato via il luogo comune del calciatore che non va in una squadra fuori dalle coppe. Paulinho ha chiarito che è tutta una questione di offerta giusta. Mettete pure da parte il progetto, la saudade, il prestigio o lo scarso appeal del campionato italiano, con un’offerta adeguata Paulinho arriva a Milano. Mi piacciono questi calciatori che parlano chiaro, che non baciano la maglia, che non dicono di tifare per la squadra in cui approdano e che non mettono le società in condizioni di raccontare favole.

Cessioni: Prima prerogativa sarà sfoltire la rosa, in vista di un campionato senza coppe europee. L’Inter in questi anni non ha dimostrato grandi capacità di ricavi nel mercato in uscita, ora che il livello medio della rosa si è abbassato sarà ancora più difficile. Hanno mercato solo Ranocchia, Guarin e Pereira. Per i primi due si attendono offerte dai 20 milioni in su, per Pereira dai 11 milioni in su. Per Guarin e Pereira c’è il Tottenham di Villas Boas, su Ranocchia c’è la Juve. Per tutti gli altri si andrà alla svendita.

Addio progetto giovani: Con l’arrivo di Mazzarri sarà vita ancora più dura per i giovani all’Inter, che diventeranno come ogni anno merce di scambio per arrivare ad altri obbiettivi: Per ottenere Basta per esempio l’Inter è già pronta a metterne sul piatto addirittura tre: Obi, Faraoni (già in comproprietà con l’Udinese) e l’Under 21 Biraghi. Basta ha 29 anni, un altro obbiettivo come Zuniga ne ha 28, così come un altro giocatore che piace, Barrientos.

Rinnovi: Ed eccoci arrivati all’eccezione nella linea societaria, che in realtà confermerebbe che tutto rimane uguale a prima: Se l’anno scorso l’Inter si liberò dei contratti onerosi con una linea dura nei confronti di Julio Cesar e Sneijder, posti di fronte all’aut aut di spalmare o andarsene, al momento invece per i giocatori rimasti sopra i 2,5 milioni (Cambiasso, Milito) non si parla di ridiscutere i contratti, ma di farne seguire il loro naturale corso fino al 2014. Intanto Samuel ha rinnovato per un altro anno, nonostante gli acciacchi fisici che gli hanno permesso solo 16 presenze nell’ultimo campionato, non si sa a quali cifre.

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