Campionato ancora aperto
L’Inter questa sera vincendo con la Spal si porterebbe a sei punti dalla Juve con cinque giornate ancora da giocare. Tutto può succedere, sopratutto in un campionato pazzo come questo.
Partite giocate ogni tre giorni dopo tre mesi di stop rendono imprevedibile e avvincente questo finale di torneo 2020. Alla ripresa di giugno la Juve aveva apparentemente continuato agevolmente come se nulla fosse con quattro vittorie con Bologna, Lecce, Genoa e Torino. Ma poi il crollo nelle ultime tre giornate con una sconfitta (Milan) e due pareggi (Atalanta, Sassuolo) sofferti subendo ben 9 gol. L’Inter a suo modo ha ripreso con la vittoria sulla Sampdoria, il pari con il Sassuolo, la vittoria a Parma, la vittoria sul Brescia, la sconfitta con il Bologna, il pari a Verona e la vittoria sul Torino.
Per la Juve quattro vittorie, due pari e una sconfitta, 14 punti in 7 partite. Per l’Inter quattro vittorie, due pari e una sconfitta, 14 punti in 7 partite. E una gara in meno da giocare stasera. Eppure per i media la Juve sta veleggiando trionfante verso lo scudetto mentre l’Inter è in crisi nera, Sarri un profeta e Conte un esoso che pretende Messi e Neymar dai generosi cinesi che gli avrebbero allestito la squadra più forte del mondo, spendendo barcate di soldi ma allo stesso tempo virtuosamente rispettosi del fair play finanziario.
Questa fantasiosa e contraddittoria ricostruzione, a cui fanno da contraltare gli attacchi retroattivi all’epoca morattiana dipinta come un periodo di oscuro mecenatismo spendaccione, purtroppo sembra avvallata anche da una parte dei media interisti, perchè la proprietà cinese sta delegittimando da mesi questo campionato, essendo stata contraria al suo proseguio dopo il lock-down e ora si ritrova nella schizofrenica e masochistica situazione di ignorarlo e far sminuire ai suoi corifei quella che potrebbe essere una clamorosa e storica rimonta per l’Inter o quantomeno un secondo posto con gap ridottissimo dalla Juve come non si vedeva da anni.
Steven Zhang è ormai desaparecido da mesi e quella parte di tifoseria abbagliata da una visione tutta propagandistica di efficienza e programmazione che i cinesi si autodanno, nel calcio come in altri ambiti, è al contrario gettata nella più totale confusione mentale dalla non-linea societaria e riflette l’emotività, l’improvvisazione e la permalosaggine della proprietà, oltrechè accecata dall’odio per Conte in quanto ex juventino, e non riesce ad essere obbiettiva. Nonostante ciò la squadra, l’allenatore, lo staff, i dirigenti stanno facendo il massimo e il miglior campionato da dieci anni a questa parte e ora anche il presidente da Nanchino dopo mesi di silenzio torna a unirsi a noi e timidamente a twittare su argomenti calcistici e non su massimi sistemi geopolitici. Bentornato.
Ovviamente nel calcio tutto cambia velocemente, basterà uno scivolone stasera a Ferrara per essere smentiti, ma finora questi sono i fatti.
Inter is matter, love her.