Non sono brocchi, ma non sono grandi

henranes schelottoNon sono brocchi, ma non sono grandi. Come da titolo. Questa potrebbe essere la sintesi di una stagione, di una squadra che quando è chiamata a dare continuità e fare il fatidico salto di maturità fallisce sistematicamente. Sono le famose tre vittorie di fila che mancano da tempo immemore: e puntualmente ciò si è verificato ieri con il Chievo, dopo i successi con Roma e Udinese. E’ così da due anni e mezzo, dopo che la stagione 2013/14 con Stramaccioni in sella era iniziata con un record di vittorie consecutive, poi il blocco, passando per Mazzarri e ora con Mancini. Questo non vuol dire che con il mancio in panchina non ci siano stati miglioramenti, ma non quanti troppo ottimisticamente ci si aspettava. Già, ma ora la domanda è, fatti dei timidi progressi, quali e quanti sono i margini di miglioramento di questa squadra? Potranno Medel, Vidic, Ranocchia e Jesus imparare a far girare la palla più velocemente? O più di così non vanno? Riuscirà Hernanes a trovare ritmi da campionato europeo? o non c’è verso? Troverà Guarin la continuità o dovremo accontentarci di un paio di mesi buoni a stagione? Imparerà Icardi a giocare da attaccante moderno alla Higuain o Aguero? Già, il gioco moderno, come ha scritto un tifoso l’Inter ha ritmi da squadra anni ’80, tempi da campionati sudamericani, l’unico giocatore moderno che si muove senza palla, non dà punti di riferimento, è Palacio.  guarin schelottoSulla carta anche i quattro nuovi acquisti di gennaio hanno queste caratteristiche, ma per un motivo o per l’altro non si sono ancora inseriti, anche se a dire il vero Santon ha fatto benissimo per un mese e mezzo prima di venir relegato in panchina. Fatte queste premesse è normale quindi che contro squadre che si difendono con il 5-3-2 o il 4-5-1 come Torino, Parma e Chievo l’Inter non riesce a creare occasioni da rete. Un solo gol contro queste tre squadre, su autorete di fatto. Ma l’Inter è una squadra che anche quando crea contro i 4-3-3 o 4-2-3-1 fatica a segnare: tantissime occasioni sprecate contro il Milan, la Sampdoria, il Wolfsburg e un solo gol segnato. Inoltre, quando va in vantaggio spesso viene raggiunta, a Wolfsburg, contro il Parma, la Roma e l’Udinese, anche se in queste ultime due occasioni torna in vantaggio. Quindi una squadra che manca anche di cinismo, oltre che di ritmi, due caratteristiche che dovrebbero essere della grande squadra. Inoltre, dei soli tredici gol segnati nelle ultime undici partite, ben nove sono di Palacio e Icardi, un solo gol da Guarin, Hernanes e Podolski, più un’autorete. Zero da Shaqiri, Kovacic e tutti gli altri. Sempre prendendo in esame le ultime undici partite, nessun gol di testa e un solo gol sugli sviluppi di calcio d’angolo, quando nel calcio moderno un terzo dei gol arriva da calci piazzati. Viceversa la difesa è in netto miglioramento, tre soli gol subìti nelle ultime sei partite, funziona la coppia Ranocchia-Vidic, determinanti le parate di Handanovic contro Verona e Chievo e l’utilizzo di un terzo difensore centrale mascherato da terzino sinistro come Jesus, a discapito, però, della proiezione offensiva. La coperta non si allunga, non è ancora stata trovata la quadra. Alla prossima puntata.

15 commenti su “Non sono brocchi, ma non sono grandi

  1. Mancano delle certezza ai giocatori, che sia psicologica e gestionale la siuazione pare chiaro, perchè buca sempre l’ultimo step, anche se sarebbe lo step piu facile.. Secondo me adesso potrebbe tanquillamente battere la lazio… Anzi direi che l’inter è favorita perche lo step è già stato bucato.. manca anche un campione che possa fare da guida, visto che mancini non puo fare da guida.. Lo penso anche perchè Hernanes ha dichiarato che Mancini “parla poco, ma rispetto sempre”. Questa sarà la quina volta che sento dire di mancini che parla poco… Credo sia una grossa lacuna.. Come dire di un prifessore che parla poco.. Quale altro mezzo ha se non quello di parlare? Poi quella di chiedere i mitologici rinforzi che poi non si usano.. Thohir se lo deve ricordare il suo slogan “prenderemo chi giocherà, giocatori che non giocano non sono buoni acquisti”.. Quanto avrà speso in rinforzi da quando c’è lui, 50? 60? Spendere quelle cifre in rinforzi senza che cambi nulla è grave.. Piu immoale di pagarne uno 100 milioni.. Almeno quello da 100 milioni gioca! Comunque potrebbe farla kovacic la guida, almeno provarci in assenza di altri.. ma si preferisce di no…

  2. Non ho parlato di Kovacic nel mio commento precedente, in quanto rappresenta il futuro ma non il presente. Si è calciatori prima nella testa e poi con i piedi. E lui, calciatore vero, ancora non lo è. Non basta saper fare 500mila palleggi per esserlo. Materazzi che tecnicamente meno dotato di lui era un grande calciatore nella testa, aveva la psicologia di chi quando entrava in campo capiva i meccanismi dell’avversario e si prestava al combattimento; attenzione, non solo fisico ma anche di intelligenza. Per il nostro è sufficiente che seguiti a giocare per crescere, anche se si tratti di mezz’ora. Seguitare a triturasi per un ragazzo che comunque sta sempre giocando lo trovo, per noi interisti, masochistico. Non puo’ essere l’alibi perenne per ogni partita che non si vince. Di possibilità ne sta avendo tantissime, ed è anche ben pagato; chissà quanti altri ragazzi vorrebbero avere le sue stesse possibilità, e ne sta avendo tante, di ritrovarsi in un grande club come l’Inter. Ora dipende sempre più da lui. Non si puo’ seguitare a crocifiggire il solito allenatore di turno. L’Inter ha bisogno di almeno tre grandi giocatori: in difesa, centrocampo, attacco. Mi auguro che la società sappia colmare queste lacune.

  3. io non riesco a capirvi.. è l’unico giocatore che ha un grosse predententi e invece sembra l’unico a non esserlo,,, se ne avessimo 3 di kovacic saremmo ufficialmente unas grande squadra..

  4. Fra, io credo che tutti stimiamo Kovacic, è una grande promessa, poi può essere criticato o meno ma la stima rimane. Io per farti un esempio ho criticato anche Zanetti e non amo la retorica religiosa che c’è intorno a lui (sopratutto negli ultimi anni), ma ovviamente rimane la bandiera dell’Inter e un grandissimo. Coi calciatori si fa così, non sono madonne scese in terra, ma gente pagata miliardi per lavorare due ore al giorno (senza per questo fare della demagogia).

  5. Francesco sono d’accordo, ma ci sono calciatori e calciatori.. Zanetti aveva rifiutato il Real per reatare all’inter.. si sentiva a casa qui.. Speravo che kovacic fosse il nuovo zanetti.. Ricordo la partita in cui si era ritirato.. Kovacic fece una partita bellissima e tutti i giornali avevano scritto “kovacic la continuazione di zanetti”.. Era stato molto emozionante.. E sembrava verissimo.. Ecco, abbiamo mandato tutto all’aria…

  6. Però quella partita la ricordiamo tutti.. Si era detto la fine di un’era e l’inizio di un’altra… Kovacic non puo essere diventato scarso o senza carattere dopo aver aver fatto dire a tutti quelle cose.. Anche chi adesso lo critica l’aveva detto.. Boh, vedremo..

  7. Seguo il calcio da 15 anni e uno come mateo l’ho visto poche volte! Io penso solo questo:in questa Inter servono certezze per far diventare tali anche le promesse! Quindi se devo vendere qualcuno vendo guarin ed hernanes che questi sono e questi rimarranno! Chiediamoci perché guarin nemmeno a cifre basse l’ha preso nessuno e mateo messo sul mercato in un minuto lo so vende….coutinho per me non è un fenomeno cioè non è james rodriguez o hazard….ma giocherebbe titolare nell’inter ad occhi chiusi e oggi lo avremmo venduto a cifre altissime rispetto al 2013….quindi vendiamo i vecchi e tenIano i giovani bravi! Un indizio: se prendiamo dybala…vendiamo mateo??? Non credo dai è speriamo bene

  8. Scusate i problemi di kovacic non li aveva solo coutinho, li aveva anche sneijder.. e li sta avendo forse anche Shaq.. sono tutti i giocatori estrosi.. sarà una coincidenza.. ma alla faccia della coincidenza!

  9. Intanto un complimento a Francesco per l’analisi ben strutturata sulla consistenza attuale della squadra, e soprattutto sulla domanda che pone, sulle possibilità di miglioramento dell’attuale rosa, cui meriterebbe, più che una approfondita risposta, un vero e proprio dibattito ma che le condizioni non permettono per ovvi motivi: di sede e di tempo. I ragazzi si impegnano contrariamente a certi giudizi sommatori di alcuni denigratori; il problema sta nei limiti degli stessi ma che non ne inficiano il valore di ottimi calciatori anche se con qualche sfumatura di differenza. Secondo me, abbiamo un’ottima base di partenza ove innestare tre o quattro grandi personalità partendo dalla difesa passando con il centrocampo e l’attacco. Parliamoci chiaro: ci vorrebbero due esterni di grande livello, un centrocampista che prenda in mano la squadra come un direttore d’orchestra, e, lo ripeto fino alla nausa, un grandissimo attaccante funambolico: capace di dribblare, seminare scompiglio nelle difese avversarie e fare spazio al centravanti in modo da facilitare le possibilità delle occasioni goal. Le potenzialità per fare i goal di testa le abbiamo, mancano giocatori che li sappiano fare: soprattutto gli esterni. Tra le caratteristiche dei nuovi possibili arrivi, ci vorrebbe uno capace di calciare le punizioni. Quante partite risolve Pirlo con le sue punizioni? Tante. Ma anche se fossero solo quattro o cinque nell’arco di un campionato, sarebbero come minimo più di una decina di punti: notevole no?

    Faccio un ritorno su Kovacic, ma, per non tediar(mi)e, per un certo periodo non ne parlero’ più, se non per una rilevante situazione di gioco. Scusatemi amici (anche se virtuali ma da interisti penso di poterlo dire), sembra quasi che la mancanza della sua esplosione dipendesse dagli altri. Faccio presente che il signor Kovacic è lui che va in campo e che deve dimostrare, non sono gli altri. Nessuno gli impedisce di dimostrare o mettere in pratica quello che sa fare. In questo modo si seguita a giustificarlo e il ragazzo, che secondo me dev’essere un po’ duro di testa, rischia di rimanere nel suo alveo senza venire mai a galla. Ho letto dell’esempio Zanetti: ma lui si impegnava alla morte anche se a volte veniva contestato nel tenere troppo la palla al piede. E questa critica nei suoi confronti è durata fino al 2004-5… Ma lottava, si sacrificava. E’ diverso.

    Ma, visto che ci sono, colgo la palla lanciata da Francesco sul “Pupi”. Anch’io non riesco a digerire questa “retorica religiosa” nei suoi confronti. Personalmente lo ritengo anche responsabile del declino dell’Inter dal 2012 (anno in cui avrebbe dovuto smettere invece di pensare ai suoi record), non permettendo il rinnovamento. Sappiamo bene del progetto dell’Inter del futuro che Strama presento’ alla società e che lui ha ostacolato. Se vi ricordate bene, nel girone d’andata, alla fine di ogni partita, andava a saltare in groppa a Strama; dal mese di gennaio il rituale non avvenne più. Mi chiesi come mai: la risposta la intravvidi nella sparata che fece Cassano nei suoi confronti. Fu il segnale inequivocabile che qualcosa s’era rotto nello spogliatoio e che, un istintivo come Cassano ce lo rivelava. Credo che alcuni di voi ricorderanno la polemica di alcuni giornali e critici per il mancato saluto a Strama di Zanetti e Cambiasso a fine campionato. Tra l’altro, c’è un giornalista
    filo-interista che voleva scriverci un libro su questa storia, ma credo che per il momento, visto la carriera “politica” del “pupi”…abbia desistito.

    Comunque, quello che mi amareggia, data l’età, avendo seguito tutta l’epopea della Grande Inter e soprattutto di Mazzola che è stato uno dei massimi artefici delle quattro, e dico quattro, finali di champion o Coppe Campioni come venivano chiamate a quei tempi (alla prima fu anche capocannoniere), ed avendone vinte due più due intercontinentali…senza un riconoscimento adeguato che oggi, con il potere della comunicazione, avrebbe una funzione anche di una certa importanza storica per le nuove generazioni, provo, e non lo nascondo, una certa amarezza. Vi confesso che avendo seguito la partita evento su raiuno e non vedere una rappresentanza dei grandi del passato, come Corso, Mazzola, Suarez, Burgnich, per me, è stato come aver ricevuto una pugnalata!

    E di Mazzola va ricordato anche quando incomincio’ a fare il dirigente con la politica dei giovani che riusci a impostare per l’Inter del futuro. Prese Altobelli e Beccalossi dalla serie B, Zenga dalla Sambenedettese, anch’essa in B, Bergomi e Ferri dal vivaio e altri, riuscendo a vincere uno scudetto di li’ a qualche anno. Una squadra le cui basi portarono con qualche innesto, allo scudetto dei record di Trapattoni. Dimostro’ di essere capace di scovare dei giovani campioni dalle serie minori.
    Dimenticarsi della Grande Inter è come per un prete dimenticarsi di Gesù Cristo. Scusate l’irriverenza dell’esempio.

  10. Amici, scusate gli errori, scrivendo di notte e in fretta succede. Ma vorrei precisare meglio un concetto ove scrivo: “… Le potenzialità per fare i goal di testa le abbiamo, mancano giocatori che li sappiano fare: soprattutto gli esterni.” Ovviamente mi riferivo alla mancanza dei cross. La fretta, purtroppo tradisce. Forza Inter!

  11. Io credo comunque che la base ci sia e come nestore ritengo opportuni 3-4 grossi giocatori! Esempio: bonucci e’ meglio di ranocchia? No! Ha Gigi Buffon dietro pero’ che sa comandare la difesa! E chiellini di fianco. Se ranocchia giocasse nella Juve…come
    sarebbe? Se kovacic giocasse nella Juve? Un grande esperto di calcio(Berlusconi) nel derby d’andata disse che i suoi erano stati Bravi a bloccare kovacic….non a bloccar guarin….ergo teniamo mateo 3 anni e vediamo e comunque a 24 anni un giocatore lo vendi traquillamente,il problema e’ per i 29-30 Enni

  12. Chi era il giornalista? Garlando?

    Non mi ero accorto dell’assenza dei vari Suarez, Corso.. Spero siano stati invitati. Inoltre dell’Inter non morattiana mi pare ci fossero solo Zenga e Ruben Sosa o sbaglio?

  13. Se vuoi domani, oggi pardon, te lo invio via mail. Si, il nostro uomo ragno c’era, anche Ruben Sosa. Sfrutto questo spazio sull’eventuale ritorno di Thiago Motta. Oggi forse sarebbe troppo tardi data l’età, ma dobbiamo ricordarci dell’ingiusta contestazione che subiva da parte di alcuni tifosi che non riuscivano a capire la sua intelligenza calcistica fatta di geometrie e di equilibri tattici. Se fosse “lento” come allora, lo prenderei subito al volo. Con Ranieri porto’ l’Inter a pochi punti dalla vetta (6?) nel mese di gennaio. Chiese di andarsene per le offese continue che riceveva. Quante volte telefonai a InterTv cercando di creare un movimento di pensiero per evitare la cessione, nulla: tutti erano abbagliati dai 15 milioni, se ricordo bene, offerti dal Paris San Germain. Partito lui, l’Inter ando’ sempre più verso il declino. Da allora non abbiamo più avuto un vero “cranio” a centrocampo. Oggi, concordo con STE: è troppo tardi! Ma allora mi chiedo: se si cerca Motta, dovendo arrivare Yaya Touré (ammesso che che arrivi), significa che alcuni saranno sbolognati. Brozovic farà parte di questi? Spero che non mi vendano Gnoukouri. In attacco, perchè invece di svenarsi per Dybala non prendiamo quel Konoplyanka del Dnipro che tanto ci entusiasmo’ a San Siro? Con i suoi dribbling sarebbe ottimo a fianco di Icardi. Adesso lo rivredemo contro il Napoli. Magari farà una grande partita e la quotazione salirà di molto, e noi, come al solito, restiamo con il cerino in mano.

Lascia un commento