“Per il bene dell’Inter” è la formuletta magica che ruota intorno al destino nerazzurro. Moratti la ripete da settimane, ogni decisione verrà presa in virtù di questo bene superiore. Ebbene possiamo dire con certezza che decidere il prima possibile sarebbe quanto più si avvicina al “bene dell’Inter”. E’ impensabile infatti che Thohir bagni il suo ingresso in società solo ripianando i debiti, è chiaro che un suo arrivo smuoverebbe il calciomercato, prova ne è l’sms di Moratti a Cellino, che chiede al presidente cagliaritano di aspettarlo per Nainggolan. Ma l’approdo dell’indonesiano pare che aprirebbe la strada per arrivare anche a Lavezzi o Sanchez. Rimandare l’arrivo di Thohir prolungando sine die la trattativa non farebbe il bene dell’Inter, perchè vorrebbe dire tenere l’Inter e il suo futuro nel congelatore. 
Si dice che Moratti, da primo tifoso dell’Inter, voglia prima valutare la serietà delle intenzioni di Thohir, ma è irrealistico pensare che dopo mesi di trattative serrate e studio reciproco non si sia già fatto un’idea in un senso o nell’altro. Fuori dalla retorica e dalle favole i tasselli mancanti sono altri e qui si sentono diversi tipi di versioni. C’è chi riporta di una trattativa avanzatissima in cui Moratti, dato per certo il 40% all’indonesiano, aspetta ora di vedere a quanto ammonta l’offerta per la maggioranza. In questo senso la trattativa potrebbe concludersi già settimana prossima, a fronte di una cifra gradita. Per la gazzetta invece c’è anche da superare il nodo di quanti uomini di Moratti rimarrebbero in dirigenza. C’è da sperare che la trattativa non si areni nel tentativo di salvare la poltrona a qualche figura pletorica o a dirigenti che non azzeccano una mossa di mercato da anni. Questo di certo non sarebbe il bene dell’Inter. Sicuramente chiudere adesso o chiudere a fine luglio non è la stessa cosa, vorrebbe dire saltare quasi del tutto una sessione di mercato rimandando la ricostruzione necessaria all’anno prossimo. Non scusate il ritardo, c’è una squadra da ricostruire e le altre non aspettano.
