Non è un paese per giovani, parafrasando il film dei fratelli Coen, ovviamente. Stiamo parlando della cessione di Kovacic, poi passeremo oltre, perchè l’Inter continua. Ma per dire che di un ragazzo di 21 anni non si dovrebbe mai sentenziare “non ha mai dimostrato nulla”, perchè a quell’età è normale. Siamo un campionato dove si celebra Totti che pascola per il campo ogni giorno, dove si massacrano i giovani e si vive di malintesa riconoscenza. Noi abbiamo scelto una linea controcorrente, la critica la riserviamo a chi ha superato i 30, anche se sono mostri sacri e con i giovani ci andiamo cauti con i giudizi. Detto questo è chiaro che non tutti i giovani sono da Inter, ma è evidente che c’è un’erosione della qualità, vedere D’ambrosio, Medel e Jesus impostare l’azione fa un certo effetto, cosa diventerà Kovacic nessuno lo sa, cosa sono diventati Pirlo e Coutinho invece lo sanno tutti. Ora ci sono 57 milioni da spendere (17 Shaqiri, 40 Kovacic), i tempi di vacche magre sono finite, ora rifate l’Inter, quella vera.