Mazzarri in silenzio alla vigilia di Palermo-Inter, ha parlato Vidic affrontando il tema degli arbitraggi e delle simulazioni: “Non dobbiamo parlare solo degli arbitri, ma anche dei giocatori che rendono difficile il lavoro degli arbitri: spesso chiedono dei falli, dei rigori che in realtà non ci sono. Queste sono cose che i giocatori in Inghilterra tendono a fare meno”. Parole vere, che non offendono nessuno, ma sollevano un problema ampiamente negato, un aspetto che penalizza tantissimo il calcio italiano, che viene venduto poco all’estero anche per questo motivo e non solo per lo scarso tasso tecnico. Problema che invece quasi non viene avvertito dagli addetti ai lavori, Vidic prosegue: “Mi devo adattare anche ai giocatori. Non sono qui per cambiare la mentalità in Italia ma per adattarmi. Se mi chiedete cosa preferisco, preferisco giocare come si gioca in Inghilterra. Lo trovo più rispettoso dell’avversario e anche più onesto anche perché sono cose che possono succedere una volta a me una volta a te. E poi credo che così si possa rendere il ritmo di gioco un po’ più veloce se ci sono meno interruzioni dell’arbitro“. Parole sante, ma ecco come Tuttosport e Corriere dello sport riportano le parole del serbo: “Vidic: “In Italia si simula. Molto meglio la Premier”. Il serbo dell’Inter accusa il nostro calcio”. E il Cds: “Vidic: “Italiani simulatori”. C’è Palermo-Inter. Il serbo accusa: “Da voi manca l’onestà”. Messa così sembra un attacco indiscriminato al “nostro calcio” e agli “italiani”, cosa che Vidic non ha fatto. Mi sbaglierò, ma invece di suscitare una doverosa riflessione nei nostri media si preferisce fare questi titoli che sembrano fatti apposta per suscitare la levata di scudi permalosa e un po’ mafiosa dell’ambiente attaccato da un elemento esterno.