Le recenti parole di Ausilio intervistato da Di Marzio su Sky ci permettono di fare alcune considerazioni. Il direttore sportivo ha chiarito che non ci sarà alcuna rivoluzione, perchè la base della rosa è buona. Da tempo Ausilio porta avanti la sua tesi, secondo la quale gli insuccessi degli ultimi anni sono dovuti agli errori degli allenatori. Il materiale messo in piedi è buono, ma non è stato organizzato bene. Si tratta di una tesi che ricorda quella di certi dirigenti politici del ‘900, che di fronte agli insuccessi, negavano di aver sbagliato analisi, ma accusavano quadri e base di non aver applicato la linea politica correttamente. Abbiamo difeso Ausilio dall’onda di farne un capro espiatorio, ma nemmeno lui deve cercare altri capri espiatori negli allenatori e assumersi le sue responsabilità. Avevo detto un anno fa che questa rosa era al di sotto di Roma e Napoli, oltre che Juve, siamo addirittura arrivati dietro Atalanta, Lazio e Milan. Ad ogni modo servono interventi importanti, perchè non è che non ci sia qualità in questa rosa, ma manca di completezza. Per esempio, non si può dire che non ci sia qualità a centrocampo, ma nessuno dei centrocampisti sa segnare (e questo lo dicevamo un anno fa), inoltre manca un vero numero dieci (a questo proposito perchè non ritentare con Jovetic?), i terzini sono di valore scarso, a parte Santon,che però ha problemi fisici e di personalità. In generale la difesa è quasi tutta da rifare, quindi non prendiamoci in giro, c’è molto da fare, ci vuole un mercato imponente, colpi non necessariamente ad effetto, ma funzionali e con profili completi e maturi, senza rinunciare alla promessa di portare almeno un paio di giovani talenti italiani. Al lavoro e amala.