dopo una breve pausa, riprendiamo da dove avevamo lasciato: Il vuoto societario senza precedenti che perdura da un mese. La frattura tra Mancini e i nuovi proprietari è evidente anche a un bambino, il tecnico voleva profili di esperienza sull’onda dei primi tre acquisti, ancora di marca Thohir, ma i cinesi vogliono profili giovani per poter mettere in conto plusvalenze future. Il risultato è che non sta arrivando nessuno. I cinesi hanno delegato tutto a Thohir e al suo staff e si sono dileguati, ma è dovuto intervenire ancora una volta Moratti per metterci una pezza. Non solo Mancini è in scadenza di contratto, ma anche Ausilio lo è, mentre Wanda Nara imperversa nella rete senza che nessuno intervenga. Non c’è la minima comunicazione tra la pletora di dirigenti e la tifoserìa, come si pensa di avvalorare il Brand in questo modo è un mistero. Oggi in America, a meno di un mese dall’inizio del campionato, ci sarà – finalmente – un primo incontro tra Thohir e Mancini, lunedì sarà la volta di Ausilio, due round di preparazione ai grandi stati generali, che si terranno martedì con l’obbiettivo di ammorbidire il tecnico, ma in caso contrario si potrebbe arrivare ad una risoluzione del contratto, cioè ad un addio di Mancini, gettando nel caos la squadra. Abbiamo fatto bene ad essere scettici fin dall’inizio su questa nuova proprietà, totalmente priva di cultura calcistica e per la quale l’Inter è solo un’operazione commerciale. La babilonia è totale ed a una prima analisi possiamo dire che il multiculturalismo in salsa interista non funziona. La freddezza cinese mal si concilia con la cultura calcistica italiana e i nervosismi di Mancini, che a sua volta non trova soddisfazione nella taqiyya tutta sorrisi e inchini del’attuale socio di minoranza. Dovrà intervenire ancora una volta Moratti? I prossimi giorni saranno decisivi. Intanto tutto il calcio italiano non se la passa bene, la Juve sta creando un solco invalicabile con le altre concorrenti, il Milan è fermo al palo, la vicenda Bielsa è stata una figuraccia per tutto il movimento calcistico, molti giocatori fremono per lasciare un campionato sempre più in crisi d’identità. Inutile negarlo, se continua così, la serie A è finita e all’Inter non resta che sperare nella nascita di una superlega europea con accesso a inviti, che porti introiti e conseguente necessità d’investire.
1 pensato per “Il multiculturalismo interista non funziona”
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Concordo in pieno! Il mio ottimismo nasceva dal conto in banca di Suning… Quello che trovo paradossale è che i club cinesi stanno riempendo d’oro buoni giocatori e mezze pippe per portarli in un campionato che non frega niente a nessuno!
Qua in Europa dove si gioca il calcio vero sono arrivati i cinesi e non ci pensano nemmeno a rinforzare la squadra e intervenire sul mercato in maniera massiccia! Chiaramente hanno altre mire… purtroppo per noi! Sto sentendo ancora le balle sulle FPF… basta lo sponsor suning sulle maglie e il fpf si aggira facilmente, non ci vuole Einstein!
Evidentemente non vogliono tirar fuori i soldi e vogliono tenere questa situazione di stallo!
Sento dire “ma nel 2017…” forse qualcuno non si sta rendendo conto che la juve sta facendo il vuoto. Questo divario sarà incolmabile anche nei prossimi anni! E’ adesso che bisogna intervenire pesantemente, altro che 2017!!!