Moratti: “Con Thohir accordo forse tra un mese”

Moratti è rientrato a Milano e ha confermato l’incontro avvenuto a Parigi con Thohir, ma anche con altri investitori interessati ad entrare nell’Inter (la potente famiglia Bakrie). Questa volta l’incontro è stato positivo, a differenza di quello di fine luglio, ma non c’è ancora l’accordo, che dovrebbe arrivare tra un mese.


Iniziano intanto a circolare i primi nomi nel futuro management di Thohir, ci sarebbero l’ex calciatore Beppe Accardi e Roberto Regis.

Inter.it riporta l’intervista integrale a Moratti, dal quale emerge che non ci sono più grossi nodi da risolvere dal punto di vista contrattuale, ma c’è ancora la volontà di Moratti di incontrare nuovamente la controparte per approfondire la conoscenza. A questo punto, se non sorgeranno nuovi problemi o ripensamenti dell’ultima ora, l’accordo sarà raggiunto.

Ecco l’intervista.

Moratti: possiamo dire che avete raggiunto l’accordo?
“No, proprio no. E’ stata un’occasione per conoscerci leggermente di più, conoscere anche le persone che al limite possono, potrebbero entrare con Thohir nell’eventuale accordo. E’ servito più per una conoscenza più approfondita fra le persone, che per decidere. Non ci sono neanche grossi problemi da risolvere”.

Questi altri possibili investitori sono sempre indonesiani?
“Sì sì, ma insomma non cambia la cosa. Non è che abbiamo aumentato o diminuito quello che possa essere il tipo di operazione che dovremmo o potremmo fare”.

A questo punto che cosa potrebbe mancare per arrivare all’accordo?
“Di decidere e capire bene poi quando è il momento giusto. E se ci va bene, questo è importante”.

Ma a livello soprattutto di percentuali o di ruoli?
“I ruoli proprio sono l’ultima cosa al mondo che possa creare dei problemi. Soltanto sono complesse queste cose, non sono semplicissime. Basta un piccolo incaglio che può far saltare tutto”.

Si può dire che abbiate comunque fatto dei passi avanti in questa trattativa?
“Sì, ma i passi avanti più che altro avvengono dal punto di vista umano. Diciamo che ci siamo conosciuti un po’ di più, ho apprezzato molto il carattere delle persone che ho incontrato. Per me è molto importante quella parte”.

Può confermare che lei resterà nell’Inter con un ruolo comunque importante nel caso dovesse chiudersi la trattativa?
“La mia famiglia per forza. Ma questo è un ristrutturare tutto in termini più organizzati per affrontare il futuro. Visto che ci sono giocatori che costano cento milioni, a questo punto bisogna cominciare a capire che, per rimanere allo stesso livello, ti devi strutturare in termini tali da poter affrontare anche questo tipo di situazione. Perchè l’Inter non può rimanere a un livello diverso”.

Massimo Moratti sarà sicuramente presidente?
“Non lo so, non è una cosa che abbia pensato in questa situazione. No, non credo”.

Non crede?
“No, non lo so. Non credo (ndr.: sorride)”.

Ci sono delle idee sui tempi?

“Ci dovremo incontrare ancora, sentire ancora. Sì, immagino ci vorrà un mesetto, se nel mese tutto fila liscio”.

Si può dire sempre di no?
“(ndr.: sorride) Esatto… Da tutte e due le parti”.

Non ci sono impegni vincolanti?
“No no, assolutamente”.

Quindi tra un mesetto potrebbe arrivare l’accordo?
“Se tutto va, potrebbe arrivare. Vediamo. Ma lo dicevamo anche tre mesi fa”.

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