In queste ore si sparpagliano per Milano le voci più diverse sul futuro dell’Inter. Spunta un acquirente indonesiano pronto a rilevarla, nuovi soci interessati ad una quota dal Kazakhistan, dagli Usa, ma anche Moratti pronto a reinvestire 90 milioni e a rifondare la squadra. Una cosa è certa, c’è un nascente fermento. Da mesi Moratti ha dato mandato alla banca Lazard di trovare possibili soci, ora le voci traspaiono, probabilmente in risposta alle prime contestazioni dei tifosi, per tranquillizzarli. Sul fronte mercato ora bisogna pensare al centrocampo, decidendo se mettere al centro Kovacic affiancandolo a due mezzale (Naingollan e Guarin?) oppure fare di Kovacic uno dei due interni acquistando un nuovo regista centrale. Stramaccioni, le cui quotazioni verso la riconferma sono in crescita, ha più volte detto che Kovacic lo vede come interno in un centrocampo a tre. Si pensa allora al regista dell’Anderlecht Biglia, argentino di 27 anni, ottima tecnica, ma ritmi lenti. In frigorifero finiscono per il momento opzioni già sondate nei precedenti calciomercato come Cigarini e Lodi. In attacco pare ormai certo l’addio di Cassano, dal momento che prende forma il progetto 4-3-3 con due ali capaci di fare la fase difensiva (Sanchez e Palacio? si fa anche il nome di Ibarbo). Il modello potrebbe essere il Bayern Monaco, che ieri ha distrutto il Barcellona con Ribery, Robben e Gomez sempre pronti a rientrare dietro la linea del pallone e a ripartire in velocità con l’appoggio di un centrocampista incursore come Muller (da noi sarebbe Guarin?). Al centro dell’attacco manca ancora un centravanti da 15-20 gol, visto che Milito sarà indisponibile fino a novembre e non sappiamo in che condizioni tornerà, Icardi ha segnato 9 gol, ma ben 4 in una sola partita contro il Pescara, ed anche Sanchez non è certo un goleador, in carriera ha sempre segnato poco.
Infine la difesa, è il reparto dove si cambierà meno, il più è già fatto con Handanovic tra i pali (ma l’offerta di 30 milioni del Barcellona fa tremare), Ranocchia e Jesus centrali, Nagatomo terzino sinistro, manca un terzino destro (si parla di Montoya della cantera Barcellona, di Peruzzi, argentino classe ’92 “erede” di Zanetti o di Vrsaljko, anche lui classe ’92 ex compagno di Kovacic alla Dinamo Zagabria. Spunta anche il nome di Basta dell’Udinese). La difesa è caduta nel mirino della critica nelle ultime settimane per i tanti gol presi, quindi può apparire paradossale che sia il reparto dove si cambierà di meno, ma guardando le partite degli ultimi mesi è emerso come il vero problema sia stata l’assenza di pressing di attaccanti e trequartisti nel principio dell’azione avversaria e la mancanza di filtro del centrocampo. Non torno per il momento su questo, lo abbiamo visto analizzando le ultime partite e negli ultimi tre editoriali.
Il Bayern potrebbe essere modello di riferimento anche per la costruzione del nuovo stadio, che potrebbe rifarsi all’Allianz Arena, e per il costante attivo dei bilanci, quest’ultima cosa sembra un’utopia in casa Inter. Infine quasi certa la rivoluzione nello staff medico, ma questa era davvero nell’aria dopo la stagione dei quaranta infortuni.