L’Inter tracolla perdendo in quattro giorni due volte per 3-0 con i rivali storici di Juve e Milan. Attacco evanescente, centrocampo sovrastato, difensori che commettono errori da scuola calcio (a parte Miranda), Milan altrettanto modesto, ma che non fallisce le occasioni e può contare sulla qualità di Bonaventura e sullo strapotere a centrocampo di Kucka. Ecco la cronaca: Mancini non smette di stupire, lascia in panchina Icardi e rilancia Santon e Jesus nel derby di questa sera. Dovrebbe essere 4-2-3-1/4-4-2, modulo di cui avevamo parlato venerdì, prima di cadere anche noi nella pretattica di Mancini, che ha fatto credere a tutti di voler passare al 4-3-3 o al rombo. Non ci sono sorprese invece nella formazione titolare del Milan. Squadre di fatto a specchio, ecco le ufficiali:
MILAN: 99 Donnarumma; 20 Abate, 33 Alex, 13 Romagnoli, 31 Antonelli; 10 Honda, 27 Kucka, 18 Montolivo, 28 Bonaventura; 19 Niang, 70 Bacca.
A disposizione: 32 Abbiati, 97 Liveri, 2 De Sciglio, 4 Mauri, 7 Menez, 16 Poli, 17 Zapata, 25 Simic, 45 Balotelli, 72 Boateng, 91 Bertolacci, 96 Calabria.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic
INTER: 1 Handanovic; 21 Santon, 25 Miranda, 24 Murillo, 5 Jesus; 17 Medel, 77 Brozovic; 44 Perisic, 23 Eder, 22 Ljajic; 10 Jovetic.
A disposizione: 30 Carrizo, 46 Berni, 7 Kondogbia, 8 Palacio, 9 Icardi, 12 Telles, 27 Gnoukouri, 33 D’Ambrosio, 55 Nagatomo, 83 Melo, 97 Manaj.
Allenatore: Roberto Mancini
Arbitro: Damato
Assistenti: Di Liberatore, Dobosz
IV uomo: Preti
Assistenti addizionali: Mazzoleni, Calvarese
Si gioca, Milan e Inter tentano di mantenere alto il blasone del derby, ma ci sono dei limiti oggettivi che le pongono al di sotto della storia, non manca però il ritmo, almeno nei primi venti minuti e un certo furore agonistico. Squadre praticamente a specchio, si gioca sui duelli individuali, ma chi si aspettava un Milan più improntato al gioco collettivo e un’Inter che si affida alla bravura degli attaccanti nel saltare l’uomo viene smentito. Nessuna delle due squadre infatti ha un gioco e anche il Milan va avanti a strappi individuali con le folate di Honda e Kucka, mentre l’anello debole in difesa sembra essere Antonelli, che si fa beffare prima dal gioco perno di Perisic e in una successiva situazione viene preso alle spalle da Eder che però sparacchia fuori di testa da buona posizione. L’italo-brasiliano comincia alle spalle di Jovetic, poi va a fare l’ala sinistra dove vien mal servito da Jesus e poi fa la seconda punta, ma riceve pochi palloni. Non c’è comunque intesa tra gli attaccanti dell’Inter, che non riescono mai a concludere uno scambio o a servire un assist preciso, mentre nel Milan col passare dei minuti cresce la catena di sinistra Antonelli-Bonaventura. Il gol del Milan comunque arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Jesus si perde Alex che svetta di testa sul cross a rientrare, Milan in vantaggio e squadre negli spogliatoi col nervosismo che affiora tra i nerazzurri.
La ripresa è una delle più brutte della storia dei derby, nel primo quarto d’ora si vedono solo errori tecnici, in particolare da parte dei nerazzurri, ma la partita s’infiamma al 51′, quando l’Inter reclama un rigore per un intervento di Donnarumma su Eder, ma il portiere rossonero interviene sul pallone, anche se doveva essere punizione a due in area perchè è lo stesso Donnarumma a toccare due volte il pallone prima sbagliano il rinvio e poi intervenendo con le mani. Mancini viene espulso per proteste, l’Inter sembra avere un moto d’orgoglio, ma si spegne subito. Entra Icardi ed ha subito una grande occasione per pareggiare, Alex con un intervento suicida gli regala un rigore, ma l’argentino va sul dischetto poco convinto e tira sul palo. A questo punto contano gli episodi, gol sbagliato e il Milan raddoppia, Jesus e Brozovic perdono l’ennesimo pallone, cross di Niang e gol da attaccante di razza di Bacca. Poi ancora, l’Inter fallisce un’occasione per riaprire la partita, con Eder che ribalta il fronte, serve Perisic in area che incredibilmente passa indietro a Brozovic, che perde palla. E il Milan segna il terzo gol, palla persa da Santon, Bonaventura mette a sedere Murillo e serve Niang, prima parata di Handanovic e tap-in vincente del milanista. Nel finale Handanovic e Miranda evitano la goleada, l’Inter perde il derby 3-0 e ora è quarta.