Per il mese di gennaio paiono ormai certe le cessioni di Montoya, Dodò e uno tra Nagatomo, Santon e D’ambrosio. Quindi Thohir procederà all’acquisto di un nuovo terzino e infatti da mesi si vociferano vari nomi. Riepiloghiamo quindi tutti i terzini accostati all’Inter e vediamo qual è la situazione.
I super quotati Sono tre i giocatori in prima fila. Il primo è Van der Wiel, esterno destro olandese, classe ’88, cresciuto nell’Ayax e dal 2012 in forza al Psg. Il suo nome è costantemente accostato ai nerazzurri dall’estate del 2013 e questa potrebbe essere la volta buona. In scadenza nel 2016, Inter e Psg potrebbero accordarsi già in questi giorni a Doha per 3-4 milioni.
Al secondo posto troviamo Jacopo Sala, eclettico e possente terzino (ma anche mezz’ala, esterno intermedio, esterno alto e centrocampista centrale), classe ’91, in forza all’Hellas e in scadenza nel 2017. Ancora più abbordabile di Van der Wiel, se c’è la volontà con 2,5 milioni Ausilio lo può portare a casa, ma pare che l’Inter abbia avuto qualche tentennamento, la non esperienza internazionale sarebbe un freno, ma questa voce è smentita dal fatto che Sala è cresciuto dall’età di 15 anni nelle giovanili del Chelsea e ha giocato due anni nell’Amburgo. Molto più probabile che siano i frequenti infortuni muscolari a far tentennare l’Inter. I due anni all’Amburgo furono martoriati da questi problemi fisici e la stagione scorsa col Verona esordì in campionato solo in gennaio dopo mesi di guai muscolari.
Al terzo posto dei super quotati c’è indubbiamente Vrsaljko, terzino destro e sinistro del Sassuolo, classe ’92, in scadenza nel ’19. Viene accostato all’Inter addirittura dall’estate del 2012, quando giocava nella Dinamo Zagabria dove ha collezionato 16 presenze in Champions League. Con la Croazia ha giocato i mondiali in Brasile. Passato al Genoa e poi al Sassuolo per 3,50 milioni, è alla sua terza stagione in serie A. La sua quotazione di mercato è di 7,5 milioni, più di Van Der Wiel, ma rispetto all’olandese garantirebbe una probabile plusvalenza maggiore e rispetto a Sala una maggiore tenuta fisica. (Continua sotto)
I pezzi grossi Passiamo ora a terzini di grossa caratura accostati all’Inter in questi mesi, ma in quanto tale di difficile soluzione. Il più probabile è Ivanovic, difensore centrale da anni trasferito alla fascia destra, classe ’84 e che non ha bisogno di presentazioni con le sue nove stagioni al Chelsea in corso. In scadenza a giugno, potrebbe arrivare a giugno e l’unica controindicazione è l’età, visto che Thohir anche in questi giorni ha chiarito che l’età media di 24-25 anni è un punto fermo per la società.
Al secondo posto di questa categoria c’è Bruno Peres, prorompente esterno destro del Torino, classe ’90, che per certi versi ricorda Maicon, ma con baricentro più basso, forse anche più esplosivo, ma meno tecnico. Pare che Ausilio straveda per lui e che sia lui l’obbiettivo principe per il ruolo di terzino. Ma Cairo è pronto a chiedere almeno 15 milioni e la concorrenza è elevata, anche se l’Inter da qualche anno sta facendo buoni affari con i granata che potrebbero essere interessati a qualche contropartita tecnica modello Benassi.
Il più difficile da raggiungere dei pezzi grossi è indubbiamente Darmian, nome dell’ultim’ora, ma che il Manchester United ha prelevato dall’Italia solo un anno fa per 19 milioni. Non ci sono al momento particolari sviluppi.
Le ipotesi Ci sono poi un paio di terzini che al momento sono solo ipotesi. Il primo è Masina, talentuoso mancino del Bologna, classe ’94, forse ancora troppo giovane e al suo primo anno di serie A. Il Bologna però lo scambierebbe volentieri con D’ambrosio. Nelle ultime ore è emersa anche l’ipotesi Pasqual, l’esperto terzino sinistro della Fiorentina, ma solo in caso di cessione di Juan Jesus.
Gli accantonati Rimangono due nomi a lungo accostati all’Inter, ma che sembrano essere stati accantonati, salvo sorprese. Uno è Vida, anche difensore centrale, croato in forza alla Dinamo Kiev, vicinissimo all’Inter nel gennaio scorso, ma poi non se ne fece niente. L’altro è Meunier, classe ’91 del Brugges, con l’agente del quale Ausilio ha avuto anche qualche schermaglia dialettica, poi le parti sembravano riavvicinarsi, ma proprio ieri il diretto interessato, interpellato sul suo passaggio in nerazzurro, ha risposto con un eloquente “lasciamo perdere”.
Ma solo a me il mercato trasmette vibrazioni simili a quelle che provi al Casinò? Non sai mai cosa esce e stai lì a sperare, facendo le corna e toccando ferro. Fortuna che siamo una big… Pensate se non lo eravamo..
Anche a me il mercato trasmette sensazioni da brivido! È lo stesso degli scontri diretti decisivi per lo scudetto….il mercato ormai è una passione!