Mazzarri ha stima di Garcia (“E’ un professionista, sta facendo bene, si vede da come difendono tutti e da come i suoi giocatori parlano di lui”), ma non ci sta a passare per il difensivista tra i due (“La Roma non gioca con tre punte pure e anch’io gioco con tre giocatori offensivi, Palacio, Alvarez e Guarin, che nasce seconda punta”). Il tecnico interista rifiuta di dire che Inter-Roma potrà essere la partita della svolta in chiave ambizioni scudetto, ma pur mantenendo il profilo basso, emerge che il tecnico interista si sente secondo proprio solo alla Roma, “Abbiamo il secondo miglior attacco e la seconda miglior difesa, dopo di loro ci siamo noi” e allora anche se non si può dire, è questa la sfida di vertice del campionato, almeno così sembrano pensare, ma non dire tutti e due i tecnici, che coltivano il sogno scudetto in segreto. E’ una partita che potrà dire molto, Mazzarri vede un’Inter più debole della Roma, ma è convinto di poter dare l’organizzazione giusta e di bloccare le individualità della Roma con alcune marcature ad hoc (“Da parte nostra può fare la differenza il gioco di squadra, da parte loro anche qualche individualità”). La conferenza si accende con la domanda di InterTV, che chiede se dopo la sosta, una volta data solidità difensiva, si potrà cambiare qualcosa, tipo giocare con due punte. Mazzarri si sente accusato di difensivismo e mostra il suo volto più conservatore, “Più di così non potevamo fare, siamo una squadra propositiva, con il secondo miglior attacco dopo la Roma, che non gioca realmente con tre punte, non voglio cambiare, ma continuare così”.