Mazzarri predica calma alla vigilia di Inter-Juve. Comunque la si voglia vedere il tecnico livornese non vuole dare eccessivo peso al risultato di domani. In caso di vittoria, Mazzarri ricorda che “una rondine non fa primavera” e ha buon gioco a ricordare la vittoria nerazzurra dell’anno scorso contro la Juve, seguita da un tracollo. Progresso costante piuttosto, senza strappi, questo è l’obbiettivo e in questo senso Mazzarri ricorda che le sue squadre danno il meglio nei gironi di ritorno. In caso di sconfitta, ugualmente, l’ex tecnico del Napoli si dice più interessato a vedere passi in avanti, a “non ripetere gli errori di Catania” e a riguardo ricorda che la prima occasione l’ha avuta il Catania. “Andiamoci coi piedi di piombo”, insomma. Incalzato dai giornalisti, finisce con l’ammettere “Sì, questa partita arriva troppo presto”. Le voci sulla formazione vengono tutte confermate, “Taider sta meglio fisicamente di Kovacic, che è stato fermo un mese e mezzo” e quindi giocherà l’algerino, anche se Kovacic ha regolarmente giocato con la sua nazionale, mentre “Milito lo convoco, ma è al 40-50%”. In attacco spazio ad Alvarez e Palacio, con il primo scelto per il suo aiuto nella fase difensiva e il secondo ormai eletto a Cavani dell’Inter. Infine Mazzarri dribbla le polemiche, nessuna risposta a De Laurentis, che aveva dichiarato che Mazzarri è adatto per il campionato italiano, ma non per competere in Europa, lui si limita a dire che “se uno è bravo è bravo ovunque”. Nessuna polemica nemmeno con Conte “E’ lui che si offese quando dissi che la Juve aveva cambiato modulo per giocare contro il Napoli, ma era un complimento”, mentre sulla rivalità tra le tifoserie torna a ribadire che “anche il tifoso vuole continuità nel tempo e non solo vincere una singola partita”, tornando sul leit-motiv di giornata. Cautela.