“Spero ci sia lo stadio positivo proprio per la festa per Zanetti.” Mazzarri si nasconde dietro all’addio al calcio di Zanetti per evitare contestazioni. Una bella mossa, non c’è che dire. La conferenza stampa alla vigilia di Inter-Lazio ci ha mostrato meglio di ogni altra chi sia Mazzarri, il suo disprezzo per i tifosi, la sua mancanza di senso del ridicolo, ma andiamo con ordine. Pensavate che Mazzarri sia incapace di autocritica? Vi sbagliavate, ecco se sollecitato cosa risponde il nostro Piangiarri: “Io faccio sempre autocritica, faccio tesoro degli errori eventualmente fatti, sono il primo, chiedete a Frustalupi che quando non si vince è colpa mia, ma me le tengo per me certe cose, faccio analisi con me stesso”. Ah, fa autocritica da solo. Un genio. Ma le prossime parole vanno lette con attenzione, ci dicono molto sull’uomo Mazzarri: “Protesta dei tifosi? I tifosi hanno sempre ragione, vivono di emozioni, è normale che a caldo può fare quello che vuole, l’importante che sia l’emozione del momento, con qualcuno se la devono prendere, mi fa piacere fare da parafulmine. Una società va oltre l’emotività del momento dei tifosi, ma io devo essere un professionista che riesce a scindere la rabbia dalla logica e dalla razionalità”. Mazzarri dà ragione ai tifosi come si fa coi matti e gli stolti, ma poi va da sè che le contestazioni nei suoi confronti per lui sono figlie solo di emotività, rabbia, irrazionalità; il tifoso interista non ha per lui il lume della ragione, non è in grado di dare un giudizio sull’allenatore e sulla propria squadra, queste sono cose solo per gli addetti ai lavori. E per chiarire meglio il concetto che a lui dell’opinione dei tifosi interisti non importa nulla: “Io Ausilio non ho bisogno di sentire cosa dice sui giornali, ci vivo, ci vediamo tutti i giorni, sa qual’è la mia managerialità (sic), lo so prima quello che dicono le persone preposte, quelle che mi interessano, per me è tutto scontato, lo so cosa pensa lui, cosa pensa Fassone, cosa pensa Thohir, non sono un pivellino, sono al decimo anno di seria A ve lo vorrei ricordare, conosco come funziona in Italia, so tutto, si figuri se sto a pensare a questo, spenderei energie inutili”. Vedremo se i tifosi interisti hanno ancora una dignità o gli va bene farsi insultare dal primo Ausilio o dal primo Mazzarri che passa. Ausilio, Fassone, Mazzarri, stessi discorsi, stesse scuse, parole identiche, una triade inscindibile, l’ultimo pacco del presidente Moratti, insieme ad una caterva di debiti.
4 commenti su “Mazzarri insulta ancora l’intelligenza dei tifosi”
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L’arroganza di questo signore e dei colleghi che lo circondano è indirettamente proporzionale con la loro capacita lavorativa. Per far ragionare codesti manager bisogna toccare il portafoglio. Un anno sabbatico del tifo farebbe faville.
Udite udite!
Ancora una volta Ausilio, pubblicamente, riferisce di “un progetto di lungo termine”, confermando per il prossimo anno il piangina…anzi parla di “allungamento contrattuale”…aiut…sic!
Ditemi che sono su scherzi a parte—
Ausilio parla di programmazione… questi dirigenti oltre ad essere scarsi, vivono sulle nuvole!
Mazzarri ha la quasi totalità del tifo interista contro. Dopo un derby del genere la gente ha perso la pazienza e non vuole vedere più questo mediocre allenatore sulla panchina nerazzurra.
Dopo 3 anni disastrosi con prestazioni della squadra da film horror,(penso all’inter di gasperini umiliata dal novara, all’inter di ranieri ridicolizzata dalla roma 4-0, al finale dell’inter di stramaccioni, al non-gioco di Mazzarri )i tifosi non accetteranno più stagioni del genere e al primo passo falso ne vedremo delle belle.
Sono curioso di vedere quale sarà il clima nel ritiro di Pinzolo, se la gente acclamerà ancora il piangina come ha fatto l’anno scorso, sono curioso di vedere alla prima amichevole andata male come reagiranno i tifosi o alla prima partita in campionato storta come la prenderà il pubblico di San Siro.
Ho la netta sensazione che per “rivolta di piazza” Mazzarri non arriverà neanche a Natale.
Altro che progetto a lungo termine…
Questo non ha solo problemi con l’inglese, ma a quanto pare anche con l’italiano.
Dopo aver letto anche le parole di Ausilio mi domando se Thohir c’è ancora.
Leggasi comunicazione.