Alla vigilia di Inter-Fiorentina Mazzarri e Montella si stuzzicano, ma si rispettano. Ci prova Montella a stanare Mazzarri tornando sulla provocazione del monte ingaggi e affermando che l’Inter è da scudetto, convinto che Mazzarri non vuole dirlo, ma il tecnico interista rimane sulle sue e continua con la politica del passo alla volta. Caro Montella non sono nato ieri, il pivello sei tu che mi chiamasti per imparare quando decidesti di fare l’allenatore, io che ti ho avuto come giocatore e a dire il vero non sembravi proprio un futuro allenatore, tu che ti arrabbiavi se ti mettevo in panchina. Montella incassa, e ricorda divertito, caro mister quella volta entrai nel secondo tempo e segnai, quindi avevo ragione io, ma tu mi invitasti a cena e nacque un bel rapporto. Nessuno dei due nasconde che ruberebbe un giocatore all’altro, Mazzarri voleva Giuseppe Rossi, Montella voleva Alvarez, e rivela che quest’estate ci ha anche provato, ma Mazzarri lo ha trattenuto. Tra rispetto e amichevoli punzecchiature, potremmo aspettarci un approccio alla gara simile ad Inter-Juve, ma con un po’ più di pepe. Si spera.