Mourinho raccontò un simpatico aneddoto, di giornalisti che scrivevano il pezzo durante la partita, e se il risultato cambiava nei minuti finali si arrabbiavano perchè dovevano stare mezz’ora nello stadio a rifare da capo l’articolo. Io, che non sono giornalista, non cambio la mia idea su Marsiglia-Inter per un gol su calcio d’angolo al 92′, e ribadisco di aver visto un’Inter diversa rispetto alle indecorose precedenti uscite. Un’Inter reattiva, grintosa, che non ha concesso nulla fino al 92′ agli avversari e ha avuto diverse occasioni per portarsi in vantaggio. Però la gara senza la beffa finale sarebbe comunque finita 0-0. Cos’è dunque mancato per vincerla?
Intanto l’attacco, come reparto in sé, non è stato incisivo, i palloni da Cambiasso e Zanetti, migliori in campo, sono arrivati, ma Zarate e Forlan hanno tirato debolmente. Va detto che Forlan è stato bravo quantomeno nel lavoro sporco, mentre Zarate non ne ha azzeccata una.
Per l’Inter è stata la quarta partita consecutiva senza fare gol, sta diventando un problema serio.
Tra le linee, nella sua posizione preferita di trequartista centrale, con Forlan che si addossava il compito di rientrare a dare una mano, ha fluttuato un vacuo Sneijder. Non siamo al caso di un Roberto Baggio che finiva in panchina per dogmatismo tattico degli allenatori, qui Sneijder gioca sempre, in un modo o nell’altro, e ieri è stato messo nella sua condizione preferita, in una serata di Champions, e ha bucato totalmente, nonostante la strigliata di Van Basten e Mazzola alla vigilia, due che non passano propriamente di qui per caso, e se dicono certe cose le dicono ponderate e non certo per spirito di forca. E infatti non è per cercare capri espiatori, ma in campo si sono viste prestazioni parallele, Lucio, Samuel, Zanetti, Cambiasso e Nagatomo hanno giocato con lo spirito della partita della vita, ma quel che più conta con lo spirito di squadra, aiutandosi a vicenda. Forlan e Stankovic hanno dato quel poco che potevano vista la loro condizione fisica, ma si sono comunque inseriti in questo spirito. Mentre Sneijder e Zarate sono stati due uomini letteralmente regalati agli avversari e completamente avulsi dalla squadra, e prima ancora dell’aver giocato bene o male, erano estranei al contesto di gioco.
Infine Chivu, che aveva fatto finalmente una partita pulita, ha perso la marcatura su Ayew al 92′. Ma come si dispone l’Inter sui calci piazzati? A zona o a uomo? E perchè i corner a ridosso dell’area piccola finiscono spesso con i gol degli avversari?
Anche così si può spiegare una partita che per questa via risultava uno 0-0, ed è finita per 1-0 per il Marsiglia.
Un’ultima cosa che può essere mancata è il terzo cambio, e cioè l’ingresso di Milito per uno stanco Forlan, ma bisogna vedere quali erano le condizioni di Milito, debilitato dall’influenza, anche se rimane l’idea che nei dieci minuti finali Milito qualcosa poteva dare per tenere alta la squadra.