“Probabilmente io non stato bravo ad insegnare i meccanismi difensivi ai ragazzi, loro ce la mettono tutta e cercano di fare il proprio lavoro al meglio”. E’ questa l’amara conclusione di Mancini ai microfoni di Mediaset, e poi aggiunge: “fischi giusti”. In conferenza stampa invece, a chi gli chiedeva se si sentisse in discussione: “Con la società avevamo parlato che poteva essere difficile arrivare al terzo posto, ma l’obiettivo era cercare di provarci cercando anche di andare avanti in Europa League. Siamo tutti delusi per questi mesi, ma non non mi sento in questa posizione di pericolo”.
2 commenti su “Mancini: “fischi giusti, non sono stato bravo ad insegnare i meccanismi difensivi””
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
A Mancini si possono rimproverare parecchie cose e io in prima persona faccio fatica a perdonargli il cambio Hernanes-Vidic dell’andata con conseguente difesa a 3 e scompiglio ulteriore delle distanze in difesa (e mancava ben mezz’ora alla fine!!!)…Ma almeno ha le palle grosse abbastanza per ammettere che ci siano dei limiti,che magari non si fa capire (in realtà sono i difensori a essere ignoranti come pietre) e che magari ha un pò illuso i tifosi…Per me è già 50 volte più uomo e leader del ruba-stipendio toscano che avevamo prima!Diamogli tempo e vediamo dove si arriva, con la speranza che qualcuno abbia dato almeno quattro calci nelle palle a Juan Jesus quando han ri-analizzato il video della partita alla pinetina stamattina
Un saluto da Oxford…Amala!!!
PS: c’entra poco ma credo che Ranocchia guadagnerebbe in credibilità agli occhi della stampa e tifosi semplicemente tagliandosi i capelli da uomo adulto (ergo corti)…Sembra uno scemo professionista con quella fascetta e capigliatura “mezza lunga mezza corta da adolescente”, proprio non si riesce a prenderlo seriamente
Condivido in pieno quanto scritto da Lenny. Purtroppo una volta c’era Materazzi che era il vero capitano e capace di dare la “sveglia” a tutti. Mi è capitato di leggere qualcuno che rimpiange il signor “io qua io là”: non ho parole.