Mancini: “E’ una questione di confidenza e approccio alla partita, ci prenderemo dei rischi da squadra vera, da Inter”

mancini conferenza pre romaMancini parla alla vigilia dell’importantissima trasferta di Roma e dà alcune indicazioni importanti sul ruolo di Dodò, i ruoli di Kovacic e il perchè Icardi esterno nella gara con il Dnipro. Conferenza interessante, purtroppo inframezzata da una serie di stucchevoli domande sulla Roma, Totti, la città di Roma, ancora Totti e via andando. Ecco la trascrizione quasi integrale della conferenza (epurata di alcune domande doppione su “er pupone”):

La Roma Ha più confidenza di noi, Garcia ha fatto un grandissimo lavoro, ma poi questo conta e non conta perchè questa è una grandissima partita: noi dobbiamo avere la giusta attitudine, conta come si approccia la partita.

Medel Ha fatto anche abbastanza bene l’altra sera quando siamo rimasti in dieci, ma devo dire che tutta la squadra è stata molto brava e quindi credo possa fare molto di più, migliorare ancora Medel.

Kovacic Ha preso questo colpo al mignolo del piede e quindi ha un po’ di problemi, ieri si è allenato, ha fatto tutto, ma credo sarà disponibile.

Osvaldo Io credo che lui non debba tenerci perchè è un ex ma perchè è una grande partita all’Olimpico e tutti la vogliono giocare, Osvaldo, ma Icardi, Palacio, tutti gli altri giocatori, questo dev’essere l’obbiettivo di tutti di giocare una partita così importante contro la Roma in questo momento.

Palacio non segna Questo è il calcio, ci sono momenti in cui la palla non entra e uno può giocar bene perchè Palacio col Milan ha giocato benissimo per la squadra, ha lavorato molto, poi però arriverà il momento che ne farà cinque-sei di fila.

Le mosse con il Dnipro, perchè Icardi ala sinistra Questo è lo stesso motivo per cui ci ha giocato Palacio, ci ha giocato Kovacic, prima di tutto sono giocatori offensivi, e se sono offensivi devono saper giocare ovunque, io ho avuto tantissimi giocatori che non erano di ruolo e poi sono diventati straordinari perchè poi saper interpretare due o tre ruoli.. questo è molto importante per la squadra, perchè per un attaccante non cambia molto se parte un po’ più esterno, deve solo imparare a fare quel ruolo lì, ci sono giocatori nella storia che sono diventati grandi attaccanti esterni, questo magari non è il caso di Icardi che è più centrale, ma è importante per lui e per la squadra.

Dodò ala sinistra? Dodò è di fascia, potrebbe anche interpretare quel ruolo lì, ma c’è da lavorare.

Camara Non l’ho visto, non ancora, ha un infortunio e non è ancora disponibile, ma mi hanno detto che è bravo quindi lo vedremo.

Scudetto alla Roma Credo che abbia tante possibilità, molto vicino alla Juve, il campionato è lungo, ha messo le basi negli anni passati, Sabatini ha fatto un grande lavoro sui giocatori, ha comprato ottimi giocatori anche giovani, Garcia sta facendo il resto quindi credo abbia molte possibilità vincere lo scudetto.

Esperienza a Roma Mi dici questo perchè ho fatto 50 anni (ride), io già non ci pensavo più. Ho vissuto a Roma, ho giocato nella Lazio, ma ho ho avuto sempre rispetto per la Roma, nonostante fosse l’antagonista, però non ho mai nutrito sentimento.. come a volte capita, quindi veramente anche avendo giocato nella Lazio. Con l’Inter è sempre stata la squadra che ci contendeva lo scudetto, ci sono state grandi sfide, poi grandi giocatori come Totti, De Rossi che avevano, sono state bellissime partite.

Totti E’ tra i migliori sicuramente, è stato uno dei più grandi calciatori italiani, europei e mondiali, su questo non c’è dubbio, che ha vinto meno di quello che può vincere un giocatore delle sue qualità, ma lui è stato un po’ come me, ha aderito ad una causa ed è diventato il simbolo della Roma, che può avere degli svantaggi ma poi dopo c’è una tifoseria, un’intera città, che ti ama alla follia come amano Totti e credo sia una cosa molto bella.

Problemi Ranocchia e Jesus Io credo debbano solo trovare un po’ più di confidenza e credere molto di più nelle loro possibilità e credere in quello che hanno perchè se vogliono hanno qualità, devono avere tranquillità per giocare, ci vuole un po’ più di tempo magari, ma sono convinto che ce la faremo e loro sicuramente miglioreranno e a quel punto migliorerà lo sviluppo della manovra, però ecco non credo che cambi molto giocare a quattro o a tre, lo sviluppo dell’azione da dietro dev’essere buono perchè quando si inizia bene allora è già un vantaggio.

Handanovic migliore al mondo? Portieri ce ne sono tanti nel mondo bravi, sicuramente Handanovic è un portiere di altissimo livello, io non li conosco tutti tutti bene (sorride) però sicuramente è all’altezza di tutti i grandi portieri europei, in Italia è uno dei migliori.

Solo tre attaccanti Non ho incontrato tante difficoltà sinceramente, sapevo che c’era da darsi da fare.. gli attaccanti sì siamo in tre, ma c’è Kovacic che lo può fare a volte, c’è Bonazzoli che è giovane. No, non ho grandi difficoltà.

Novità formazione, posizione Kovacic Beh.. per Kovacic è quello che ho detto prima, le sue qualità tecniche sono di alto livello, è un ragazzo giovane che può imparare a giocare ovunque – ovunque – può fare la mezz’ala, l’esterno di sinistra, la seconda punta, il trequartista. Credo che se si inizia a pensare che Kovacic possa fare solo quel ruolo lì, è riduttivo per le potenzialità del giocatore. Io ho avuto Silva che è arrivato esattamente nella stessa posizione di Kovacic, è diventato il migliore attaccante esterno della Premier League nonostante non avesse il fisico per farlo, eppure lo è diventato. Kovacic deve imparare a ricoprire più ruoli, non è fuori ruolo perchè non è che io lo tolgo dalla fase offensiva per portarlo – non lo so – come difensore, come esterno difensivo, rimane sempre un giocatore offensivo con qualità ottime, sicuramente le deve migliorare e giocare in più ruoli.

Centrocampo Non avevo Medel perchè era squalificato, ho abbastanza in mente quelli che possono essere i centrocampisti, però giocando ogni tre giorni bisogna cambiare, questo credo vada tenuto conto.

Risposte Voglio vedere che l’Inter continui a fare delle cose buone e il fatto che questa è una classica del calcio italiano conta, la Roma può essere davanti in classifica, ma noi siamo sempre l’Inter. L’Inter deve avere la mentalità di andarsi a giocare la partita anche rischiando di perderla, senza alcun timore, ma giocando da squadra vera anche commettendo degli errori, questo sarà normale.

Nagatomo Sta abbastanza bene, domani non sarà disponibile ma non credo dovrà operarsi. Settimana prossima credo possa essere disponibile.

Senza ali offensive cambio di modulo? In quattro giorni non è che ho cambiato idea, ho detto che purtroppo ci sono dei giocatori che devono sacrificarsi in un ruolo mai fatto, ma nel quale possono imparare e migliorare, poi ripeto non è il modulo che fa vincere, ma l’interpretazione, l’attitudine dei giocatori, la voglia di vincere, questo. Grazie.

 

 

 

2 commenti su “Mancini: “E’ una questione di confidenza e approccio alla partita, ci prenderemo dei rischi da squadra vera, da Inter”

  1. La differenza di approccio in conferenza stampa tra il Mancio e il pescivendolo di San Vincenzo è imbarazzante… il primo ha mentalità vincente (siamo l’inter!), l’altro aveva paura anche della sua ombra!
    Una piccola osservazione: non mi sta piacendo affatto il modo in cui Walter Zenga, appena “bocciato” da Thohir/Moratti per la successione al piangina, stia pontificando praticamente “a reti unificate” appena si è seduto Mancini sulla panchina nerazzurra.
    Se deve fare l’opinionista (è un suo diritto), lo deve fare sempre!! Ma siccome prima era in “odore di contratto” con l’inter se ne guardava bene da fare una minima critica alla dirigenza e in generale alla società!! Questi atteggiamenti non mi piacciono tanto… o stai zitto sempre o fai l’opinionista “duro e puro” sempre!! Visto questo comportamento sono contento che sia arrivato il Mancini e non lui
    Nel 2008 il Mancio avrebbe avuto anche qualche diritto di dire delle cose dopo il suo esonero, ma se ne è guardato bene dal farlo!! Questa è la differenza anche di mentalità del grande allenatore/manager, rispetto ad altri allenatori “normali”.

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