“Vincere ci darebbe consapevolezza di poter lottare per il vertice fino in fondo, ma lotteremo per il vertice anche se non dovessimo vincere domani”. Mancini presenta così la supersfida di domani sera contro la Roma che vale il primo posto. A Roma sono convinti che non ci sarà partita, ma il tecnico nerazzurro è tranquillo, convinto che “non dovremo conceder spazi alla Roma, ma anche fare la nostra partita”. Tiene banco il caso Icardi, che aveva detto di aver ricevuto solo quattro palloni dall’inizio del campionato. Il mancio prima puntualizza (“non è vero che ha ricevuto solo quattro palloni”), poi è comprensivo (“anch’io da attaccante cercavo scuse quando non segnavo, ma credo lui volesse dire che si deve conoscere meglio con i compagni”).
Sulla questione arbitri ribadisce il suo pensiero, “io sono per fischiare sempre meno, già gli arbitri italiani hanno iniziato a farlo, ma credo possano farlo ancora di più, solo così velocizzeremo e miglioreremo il calcio italiano, anche perchè poi le squadre vanno in Europa e trovano difficoltà.” Mancini poi non ha una spiegazione particolare sul perchè la squadra segni così pochi gol, “è una cosa strana, sono le cose strane del calcio, a volte metti tre attaccanti e non segni, non ne metti nessuno e segni tre gol”. Il giocatore più temuto della Roma? “Dzeko, è un attaccante che come Icardi sta avendo qualche difficoltà, ma alla fine farà più di 15 gol. La Roma e il Napoli sono le squadre più in forma e più attrezzate per vincere lo scudetto”. Infine alcune indicazioni, Santon e Jesus sono in dubbio, “vediamo domani mattina, c’è bisogno di gente fresca”, mentre tra Guarin, Kondgobia, Medel e Brozovic “uno andrà in panchina, ma Medel giocherà”.