Un tornado dall’aereodinamica spaziale che ha soffiato sui resti flebili dell’Atalanta, spazzando via la presunzione querula di Gasperini. Cinque gol in 17 minuti, una scena irreale, ma vera, consumata davanti a sessantamila tifosi vocianti e duemila atalantini ammutoliti. Centonove anni di età e correre così leggeri, ma con un carico da una tonnellata che si schianta su Berisha. Tutti, tutti bravi, ma una costante, sette gol e sette volte c’è lo zampino di Banega, tre gol, due assist, un tiro deviato che diventa assist e un’azione innescata che porta al rigore del 2-0. Dominio collettivo sul piano della velocità, dell’aggressività, della tecnica, duelli individuali imbarazzanti tra Icardi e Caldara, Kondogbia e Kessiè, Gagliardini e Freuler e poi il sacrificio di Candreva e Perisic, che si fanno tutta la fascia e ripartono a razzo, poi Miranda su Petagna (comunque dignitoso l’attaccante atalantino) e Medel su Gomez, ma bene anche Ansaldi su Kurtic e Conti, poi D’ambrosio su Spinazzola, ma.. senza voler sminuire la grande prova corale e individuale, il grande suicidio, la grande presunzione di Gasperini, che rinuncia al solito 3-4-2-1 e si presenta con un 3-4-3 in linea spostando Kurtic dalla trequarti all’ala destra, lasciando così di fatto Banega libero, perchè Kessiè e Freuler vanno su Kondogbia e Gagliardini e l’argentino è libero di abbassarsi a centrocampo senza opposizione. Non solo, i bergamaschi dopo il 10′ si sbilanciano in avanti, Spinazzola e Conti sulla linea delle punte, Gomez e Kurtic accentrati ad affiancare Petagna, di fatto un 3-2-5 folle, con la linea difensiva a centrocampo. Il lancio perfetto di Medel, di prima intenzione sull’appoggio sbagliato di Caldara, trova così sbilanciata l’Atalanta, con il terzetto difensivo fuori linea, Toloi tiene in gioco Icardi che si lancia a rete a razzo, fallo e punizione che poi porterà al gol. Il raddoppio vede Banega come detto libero a centrocampo, lancio di cinquanta metri, preziosismo di Perisic che spizza di testa per Icardi, che salta Spinazzola e viene abbattuto da Berisha in uscita. Il 3-0 nasce da un corner battuto corto, Freuler si volta e si perde Banega, che è libero di crossare, Icardi anticipa Caldara con un gol di testa da attaccante puro. Il quarto e quinto gol sono in fotocopia, Gagliardini ruba palla a Kessiè, D’ambrosio manda sul fondo Candreva che mette in mezzo per la corrente Banega che realizza. Poi ancora Gagliardini, ruba palla a Freuler, questa volta è Icardi a mandare sul fondo Candreva e copione che si ripete per Banega. Non pervenuti i due centrocampisti dell’Atalanta. Il gol dell’Atalanta è frutto di una iniziativa individuale di Freuler, ma nella ripresa l’Inter non salta un colpo, c’è comunque spazio per una parata d’autore di Handanovic, Gasperini accentra Kurtic, ma ormai la frittata è fatta, Banega fa un assist meraviglioso per Gagliardini, che la piazza nel sette, ma la giornata di Banega raggiunge l’apice con la punizione che impietrisce Berisha. L’argentino esce con la scontata standing-ovation di contorno. Che giornata.
Nella foto: La gioia dei nerazzurri