“Sono convinto che siamo una grande squadra che ha avuto un periodo difficile, non una squadra normale che ha inanellato una serie di risultati positivi”. Con queste parole Stramaccioni porta in palmo di mano la sua squadra, la vera Inter sarebbe quella delle sette vittorie consecutive, che sarebbero state la normalità e non l’eccezione. Giustamente l’allenatore difende i suoi giocatori, ma ammettendo anche che abbia ragione, rimane da capire perchè poi la grande squadra ha avuto un periodo così difficile, con otto punti nelle ultime otto partite e un attacco che segna con il contagocce. Lo stesso Strama dà una spiegazione affermando che “Abbiamo avuto difficoltà nello scardinare squadre molto chiuse, le nostre caratteristiche sono più adatte nell’affrontare squadre che giocano a viso aperto.” Onestamente come si può essere una grande squadra e ammettere candidamente di non avere le caratteristiche per scardinare difese molto chiuse. La stragrande maggioranza delle squadre italiane si chiudono a riccio ed è roba da grandi squadre scardinarle. Non necessariamente con il possesso palla, cosa che comunque l’Inter non è in grado di fare, ma comunque imponendo il proprio gioco, che sia dettando l’intensità della partita o facendo venire allo scoperto gli avversari o sapendo sfruttare le poche occasioni concesse dagli avversari. Il problema è che l’Inter viaggia ad un monoritmo e fallisce occasioni clamorose sottoporta, tutto il contrario di una grande squadra. L’Inter ha giocato una sola partita da grande squadra, quella con la Juve, più forte anche degli errori arbitrali, ma una rondine non fa primavera. Proprio dopo la vittoria dello juventus stadium le avversarie hanno cominciato a trattarla da grande squadra, concedendo pochissimi spazi e bloccando le poche fonti di gioco, e i nerazzurri non hanno superato l’esame. Comunque non tutto è da buttare, non è che le sette vittorie consecutive furono frutto del caso, ma una volta raggiunto un livello superiore sono emersi i limiti strutturali ed è qui dovrebbe intervenire la società rinforzando la squadra, ma nulla si muove. Se non s’interviene l’Inter rischia di essere non solo un’incompiuta, ma anche una squadra di cui tutti conoscono le debolezze e i limiti e sanno come affrontare.