L’ottobrata a San Siro

Tifocronaca Inter-Torino

Era tempo di tornare a San Siro, cari amici, la squadra era un po’ in difficoltà, bisognosa di aiuto, ora era il momento di far sentire il sostegno da parte di tutti ai ragazzi, anche dopo le note vicende della curva, di cui parliamo a parte. Mi trovo quindi con Timetraveller a tre torri, il nuovo centro commerciale vicino a piazza Sei Febbraio nella zona ovest di Milano, intornato da tre fantastici grattacieli, da qui tre torri. Ci sarà tempo per soffermarsi lì dove si celebra la Wine week festival milanese, ma la salamella fuori dallo stadio ci aspetta e viene prima, però questa volta non stupisce troppo in positivo, scaldata non bene bisogna dire, anche se Timetraveller apprezza. L’afflusso è rapido e così siamo dentro lo stadio con largo anticipo, il Meazza però è ancora vuoto laddove risuona la musica Tecno, pure troppo. Siamo al terzo anello rosso, l’aria è fresca e frizzantina, si vede il Duomo brillante sullo sfondo nel cielo blu della notte. Il clima in questo settore è come sempre tranquillo e rilassato, tanti giovani e famiglie, ma anche turisti giapponesi e tedeschi e tedesche anche.. Tutto si vede a strapiombo, alla nostra sinistra la torre dello stadio torreggia col suo bar dentro, alla nostra destra siedono un padre di famiglia con tre figlie e la moglie, praticamente ha speso 200 euro per una serata al Meazza nei popolari, non staremo esagerando caro Club? La più piccola segue i cori e i tamburi della curva, il padre canta oh mia bella madunina, ma poteva portarle ad un ristorante di lusso, pertanto la passione neroblue ha prevalso. Alla nostra sinistra c’è la curva nord, silenziosa nel prepartita, disadorna di striscioni, si dispiegano invece i bandieroni, solo a inizio partita però, per lo più nel gruppo “Forever Ultras 1975” comunque, ma il tifo sarà incessante senza sosta dal primo all’ultimo minuto. Il resto dello stadio un po’ freddino a dire il vero, ma pieno, però si sbandiera anche al primo verde e al secondo blu nella ormai vecchia Banda Bagai, nostalgia invero per i bellissimi bandieroni dei Templari al primo arancio che non ci sono più, peccato. Tempio stracolmo comunque, anche oggi più di settantamila cuori bistellati, più di mille da Torino anche, i quali si fanno sentire nel prepartita ed ad inizio gara poi non più, ma eravamo molto lontani da loro, quindi magari non li abbiamo più sentiti nel frastuono casalingo. In campo l’Inter prima ci fa credere che sarà goleada, poi ci fa soffrire, ma ora dico un’eresia.. Già ho visto partite sul 3-0 alla fine del primo tempo allo stadio, storicamente il Biscione non è un team che infierisce, quindi in questi casi nei secondi tempi è solo un aspettare la fine della partita, a meno che non si giochi con l’Atalanta di Gasperini, lì invece ci si diverte fino alla fine perchè il “gobbo” di Genova pensava ogni volta di venire a Milano a darci una lezione e poi ci divertiamo a dargliele, calcisticamente parlando s’intende. Perciò aver dilungato la partita e poi comunque vincerla non è stato così male, l’importante è vincerla alla fine. Tornando alla nostra serata ottobrina il deflusso è composto, ma la coda per la metro è lunghissima, io e Time scegliamo allora una lunga passeggiata per la Milano di notte, rientro quindi a casa passando per localini simpatici tra ragazze in minigonna e voglia di vivere, Milano è sempre bellissima.