Lo stato dell’arte alla ripartenza del campionato

Riparte la Serie A, pochi campioni, tante polemiche, qualche progetto tecnico interessante.

Oggi ricomincia il campionato, e non è più il più bel campionato del mondo, e nemmeno il più difficile, ma è il più logoro, perchè a parte poche eccezioni i settori giovanili non sfornano più campioni, ma nemmeno giocatori da serie A, perchè ogni decisione della giustizia sportiva non viene rispettata e suscita volgari spettacolini dei condannati, perchè i media parlano più dei battibecchi che del calcio giocato, il tutto nella cornice vecchia di stadi fatiscenti e orari impossibili dettati dalle televisioni. L’interesse è quello della bandiera, oltre la normale rivalità, il calcio non è più un momento comune, se mai lo è stato.

E’ un calcio senza grandi personalità, ma con tante macchiette che si danno arie, nonostante ciò dalle panchine arrivano alcuni elementi di curiosità. La nuova Inter di Stramaccioni, tra contraddizioni e intoppi, si sta costruendo valorizzando il ruolo dei trequartisti; il ritorno di Zeman sulla panchina della Roma promette divertimento; ci si chiede quali nuovi prospetti l’Udinese di Guidolin lancerà quest’anno; il nuovo corso tecnico della Lazio. Non è molto, ma è qualcosa per ripartire.

2 commenti su “Lo stato dell’arte alla ripartenza del campionato

  1. Caro Francesco, ci risiamo con il solito campionato-spezzatino. Speriamo che almeno gli ingredienti si rivelino di buona qualità per la nostra beneamata. In fondo il calcio è una metafora della vita e come tale piena di mistero: spesso a braccetto con l’imponderabile. Si tratta in fondo di un gruppo di ragazzotti che corrono dietro una palla, e non sempre la funzione è frutto della razionalità. A volte si arriva ai risultati per strade inimmaginate. Quanti calciatori furono presi che erano dei signor nessuno? Tanti! Zanetti, Julio Cesar, Maicon, Motta, Sneider che aveva fallito in Spagna, Milito…eppure abbiamo vissuto il miracolo: bello intenso e forse irripetibile…almeno per il momento. Ma non si puo’ mai-dire-mai: ce lo insegna la vita. E stasera si riparte per un nuovo tragitto assai stimolante per noi “del cielo e della notte”: ragazzi nuovi, giovani e veterani, con un condottiero che si presenta come un nuovo “Alessandro il grande” del calcio. Speriamolo: ha le capacità per farci sognare. Forse la campagna acquisti non è stata come avremmo voluto, ma debbo dirti che Cassano mi fa fantasticare, Pereira è ottimo, Silvestre è molto professionale, Gaby è un lottatore, Palacio sta dimostrando che in fondo Gasperini non avesse tutti i torti; eppoi, Gargano: sarà una grande sorpresa a centrocampo. Si tratta di un grande calciatore, intelligente, non ancora scoperto appieno. Sarà il nostro filtro a centrocampo…aspettando il probabile Paulinho a gennaio che ci rafforzerà ancora di più. Alcuni giovani questa volta li abbiamo dati solo in prestito ma nel frattempo ci godiamo gli ultimi “sgoccioli” di campioni che in questi anni ci hanno fatto emozionare: Cambiasso, Zanetti, Stankovic e…già, Maicon….l’altra sera, pensando che stesse giocando la sua ultima partita, mi è arrivato un groppo in gola. E’ uno dei pochi, dopo Materazzi, Milito ed in parte Zanetti e Cambiasso, che mi hanno veramente conquistato. Le sue discese sulla fascia, i suoi dribbling, la potenza di tiro, la fantasia… è veramente duro saperlo partente ed insopportabile vederlo con un’altra maglia. Julio Cesar ormai non c’è più o quasi, ma ci mancheranno, oltre al suo enorme talento, il suo cuore, la sua anima e le sue lacrime. Handanovic ha un grande futuro ma Julio per me era come “Giulio Cesare”: un grandissimo! Non resta che fare un grande in bocca al lupo per questa sera, per l’inizio di una nuova battaglia che si presenta acerrima dovuta a “vomiti” di inciviltà di una “signora” il cui stile è sempre stato quello di una gran “baldracca”. Ma noi del “cielo e della notte”, abbiamo il sangue rosso nelle vene, come il colore fiammante della nuova maglia. Per tutto ho l’obbligo di dire: GRAZIE MORATTI!!!

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