Dodici vittorie, cinque pareggi e due sconfitte. Questo il bilancio del girone d’andata. Tutto può ancora succedere nel girone di ritorno. Si parte e se ne danno tre a una Fiorentina ancora in costruzione, poi a sorpresa si vince a Roma, anche con un po’ di fortuna. In casa con la Spal davanti a tantissimo pubblico si mostra solidità e si vince 2-0, poi vittoria nel finale anche a Crotone dopo una brutta partita e sconfitta scampata a Bologna, sempre nel finale. A San Siro arriva il Genoa, vittoria sofferta, ancora agli sgoccioli, decide D’Ambrosio. Più netta la vittoria al Benevento, poi rocambolesco 3-2 nel derby e quadrato pareggio al San paolo di Napoli. Un’ora di calcio spettacolo con la Samp e vittoria al Meazza per 3-2, poi si vince a Verona senza brillare, ma con pochi problemi e col Toro davanti a oltre settantamila è pari con un po’ di stanchezza. Dopo la sosta due vittorie tattiche con Atalanta e Cagliari con Spalletti che ci mette lo zampino, tutto troppo facile nel 5-0 al Chievo rimaneggiato e poi 0-0 a Juventus con un po’ di delusione, senza tirare. Clamoroso ai rigori con il Pordenone in coppa, ci salvano Nagatomo e Padelli e prima sconfitta in casa con l’Udinese e poi ko anche sul campo del Sassuolo. Squadra stanca, sfilacciata, senza gli equilibri di prima, cade anche in coppa con i cugini rossoneri ai supplementari e poi porta a casa un pari nell’ultima dell’anno contro la Lazio. Tutto d’un fiato.