Ranieri – Non ricordo un allenatore di una squadra in crisi presentarsi ospite alla Domenica Sportiva, accompagnato da un dirigente della squadra, ci si aspetterebbe dai media meno totoallenatori e più rispondenza alla realtà, che è quella di una società che ha deciso di dare fiducia all’allenatore. Senza dimenticare Moratti che di suo pugno fa un comunicato per smentire fantasiosi arrivi imminenti di Capello.
A chi chiede più chiarezza direi che più chiaro di così Ranieri non poteva essere, si era trovata la quadra, sette vittorie consecutive, poi il rientro di Sneijder, non si può lasciare fuori un giocatore così, di qualità, ma il calcio è un gioco di squadra e il veneziano volante non si è reinserito. Ora Ranieri ha annunciato che prenderà delle nuove decisioni, come già ha fatto nel corso della stagione, la matassa va sbrogliata in un senso o in un altro, e credo che forse potremmo vedere Sneijder in panchina, a meno di un definitivo e in extremis chiarimento tra i due. D’altra parte se Eto’o faceva il tornante per la causa, perchè Sneijder, messo nel suo ruolo preferito di trequartista, non può mettersi dietro la linea della palla in fase difensiva? Lo hanno capito tutti i trequartisti ormai. Tranne lui.
Zanetti – Poi ci sono state le bellissime parole di Zanetti, mai banale, che ha ricordato di non ricordare un ciclo così lungo. E infatti non c’era nessun altro ciclo da ricordare così lungo. Quante volte ho detto la parola ricordare, ma un po’ di esercizio di memoria fa bene. E’ durato sette anni, davvero quale squadra è durata così tanto? Vincendo tutto. Bisognerebbe alzarsi in piedi ad applaudire. Ai titoli di coda di una stupenda opera si fa così, sostenendo la squadra in questa fase di passaggio.
L’intervista di Zanetti su inter.it
Caro Francesco,
Ho seguito con una certa assiduita’i tuoi post di cui ho apprezzato la misura e sobrieta’ in netto contrasto con lo sgradevole e volgare chiacchericcio da bar di tante trasmissioni televisive. e con lo spirito da crociata di certi pseudo interisti tutti tesi alla cacciata generale(senatori,allenatore e persino Presidente).
Ma e’ proprio nei momenti di difficolta’ che occorre fare adeguate valutazioni per arrivare a valide indicazioni operative e che devono richiamarsi prima di tutto ai fatti che cerco di sintetizzare.
1- sono pienamente d’accordo con te che con un certo modulo(4-4-2) si sono vinte 8 partite,mentre con un modulo diverso si e’ raccolto un solo punto e tante sconfitte.
Non sara’ solo colpa di Snejder,ma appare indubitabile che la squadra non e’ in grado di reggere certi schemi;forte e’ l’impressione che-inotre- siano intervenuti conflitti relazionali tra giocatori e
tra giocatori ed allenatore.
2- L’importanza di Eto’o: quante partite ha fatto vincere-anche per1-0 soprattutto quando la squadra non ha giocato al meglio. E’ vero che ha deciso di andarsene “per qualche dollaro in piu'”,ma
forse la sua mancanza e’ stata sottovalutata allorche e’ stato sostituito con Forlan.
3-sempre in tema di sottovalutazione non sembra sia stato adeguatamente considerato l’inevitabile logorio psico-fisico di certi giocatori che dopo il trionfale triplete hanno poi giocato i campionati mondiali( in particolare Snejder,Maicon,Lucio)
4-Va di conseguenza rimarcato un aspetto psicologico del Presidente: e’ possibile che abbia prevalso una sorta di senso di riconoscenza verso giocatori che hanno fortemente contribuito a ottenere e dargli non solo grandi risultati ,ma anche grandi soddisfazioni.
Come si puo’ notare non si parla in termini di disfattismo,bensi’di tentativo di capire per poter meglio operare in futuro e ,ovviamente secondo me,questo si riassume in tre direzioni che sono:
programmazione,programmazione,programmazione.
Bisogna ritornare alle modalita’ con cui Presidente e societa’ hanno operato allorche’ e’ stato scelto come allenatore Mourinho:lui come “mattone” della struttura e cioe’ scelta del modulo e poi dei giocatori adatti e di forte valore:
In questi ultimi due anni ho avuto spesso l’impressione che il Presidente sia tornato ai primi tempi quando comprava quantita’ e non qualita’, tanti giocatori di medio-basso valore e in modo appunto non programmato.
Non occorrono rifondazioni ne’ 6-7-giocatori per volta,servono allenatore ,modulo deciso e condiviso e 3-4-grandi giocatori ad esso funzionali: in una parola serve un ritorno alla programmazione,quella che ha dato 7 anni di vittorie.
Grazie per lo spazio concessomi ed ancora i miei complimenti per il tuo stile ed il tuo approccio( mi fa
pensare ad un nuovo Gianni Mura).
Ciao Lupo, benvenuto su calciointer.net, ti ringrazio per i complimenti. In effetti il top player da vendere per rientrare nei paramentri del fair play finanziario era Sneijder a mio modo di vedere, ma è arrivata un’offerta per Eto’o e non per Sneijder (e un motivo ci sarà). Eto’o è un giocatore insostituibile sotto tutti gli aspetti.
Il calo fisico di giocatori come Maicon, Lucio, ma anche l’appannamento di Sneijder ha sorpreso anche me.
In questo momento bisogna dare la massima fiducia a Ranieri e poi sono d’accordo che bisogna ripartire nel modo in cui dici nella parte finale del tuo intervento.
Ciao