L’Atalanta vince con l’Inter per 4-1, già in vantaggio all’8 con Hateboer, raggiunta da Icardi su rigore al 46′, segna ancora con Mancini, Djimsiti e Gomez
Supremazia fisica e sui calci piazzati degli orobici che giocano ad un’altra velocità rispetto all’Inter e vanno sempre sul fondo, sprecano nel primo tempo, ma dilagano nella ripresa
Inter assente dal campo, l’Atalanta è un tornado, supremazia su tutti i palloni alti a centrocampo, ma la chiave è nel lavoro degli attaccanti che vengono sempre incontro dando la sponda e poi scattano in avanti chiedendo il pallone di ritorno, i due esterni Gosens e Hateboer martellano sulla fascia, sopratutto il primo sulla sinistra che forma un triangolo d’attacco con Zapata e Gomez, supportato anche da Mancini che si aggiunge, D’ambrosio in mezzo a loro è abbandonato al suo destino, così come Asamoah con Hateboer, manca sopratutto la diga di Brozovic, con il Papu libero di folleggiare e i mancati raddoppi sulla fascia del croato visti nelle precedenti partite, oltre che di tutti gli altri, impressionante le volte che Gosens va sul fondo a crossare, su uno di questi il gol di Hateboer, poi cresce Ilicic sulla destra, ma lo slavo fallisce dei gol clamorosi, uno a porta vuota, c’è anche un autopalo di D’ambrosio e sugli scogli Handanovic para tutto, tre tiri ravvicinati, tre miracoli, più altre quattro parate. L’Atalanta non gioca mai in maniera piatta e orizzontale, sempre un pallone all’indietro e poi uno in avanti, per poi aprire in diagonale e andare sul fondo a crossare. Si chiude il tempo con 13 tiri a tre, sette a zero in porta, 56% orobico possesso palla, la buona notizia è essere in svantaggio di un solo gol.
E infatti inizia la ripresa e l’Inter trova il pareggio grazie ad un regalo del portiere Berisha che innesca l’azione dove Mancini commette fallo di mano in area, è rigore che Icardi realizza con precisione. Sembra un film già visto tante volte in questa stagione (Tottenham, Fiorentina, Psv, Spal), sfuriata degli avversari, Inter che regge l’urto e poi la raddrizza nel finale sfruttando gli errori degli avversari e invece no, questa volta le cose non vanno così, i milanesi si trovano davanti forse l’unica squadra che può competere a livelli di centimetri con loro e trova due gol da calcio piazzato, con i nostri però che stanno troppo a guardare, infatti svettano per il 2-1 e 3-1 Mancini e Djimsiti, poi addirittura il Papu Gomez s’inventa un tiro a giro che sancisce il 4-1 finale.
Nel calcio di oggi la condizione atletica e la fisicità fanno sempre più la differenza, l’Inter per la prima volta in stagione ha perso i duelli aerei a metà campo e nelle due aree, ha trovato due mediani che fanno girare velocemente la palla e tanta legna a centrocampo, due terzini che corrono come pazzi e vanno sul fondo a crossare e tutta la qualità concentrata nei tre attaccanti che però si sacrificano molto accorciando le distanze con gli altri reparti non allungando mai la squadra. Gasperini ha così potuto sopperire alle ingenuità dei suoi giovani difensori, che comunque hanno dato tantissimo in fase realizzativa. Da parte sua l’Inter non è stata una squadra, mai un raddoppio di marcatura, sopratutto in fascia, esterni alti che non rientrano, mentre l’uomo chiave nel bene e nel male è sempre più Brozovic, vero perno e cardine le altre volte, oggi saltato del tutto e “assente”, pure espulso nel finale. Per quanto riguarda Spalletti oggi il solito “giochino” di cambiare le ali e inserire Valero non ha funzionato, forse c’era bisogno di qualche idea in più ed era quanto mai necessario l’inserimento di Lautaro Martinez. Troppo turnover anche nei quattro dietro, un reparto che andrebbe toccato il meno possibile, concentrando il turnover negli altri reparti, oggi invece ancora due cambi rispetto al Barcellona tenendo in campo forse l’unico che aveva bisogno di riposo, Asamoah.
ATALANTA-INTER 4-1
MARCATORI: 8‘ Hateboer (A), 46′ Icardi (I, rig.), 61′ Mancini (A), 87′ Djimsiti (A), 93’ Gomez (A)
ATALANTA: 1 Berisha; 2 Toloi (55′ 21 Castagne), 19 Djimsiti, 23 Mancini; 33 Hateboer, 15 De Roon, 11 Freuler, 8 Gosens; 10 Gomez, 72 Ilicic; 91 Zapata (70′ 88 Pasalic). In panchina: 95 Gollini, 31 Rossi, 4 Valzania, 13 Bettella, 22 Pessina, 24 Rigoni, 44 Kulusevski, 53 Adnan, 90 Barrow
Allenatore: Gian Piero Gasperini
INTER: 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 23 Miranda (70′ 2 Vrsaljko), 37 Skriniar, 18 Asamoah; 8 Vecino (45′ 20 Borja Valero), 77 Brozovic, 5 Gagliardini; 16 Politano (65′ 11 Keita), 9 Icardi, 44 Perisic. In panchina: 27 Padelli, 6 De Vrij, 10 Lautaro, 13 Ranocchia, 14 Nainggolan, 15 J. Mario, 29 Dalbert, 87 Candreva
Allenatore: Luciano Spalletti
Arbitro: Maresca. Assistenti: Schenone – Mondin. Quarto uomo:Mariani. VAR: Guida, assistente Posado.
Note
Espulso: Brozovic (I) al 91′ per doppia ammonizione.
Ammoniti: Vecino (I), Brozovic (I), Skriniar (I), Hateboer (A), Gagliardini (I), De Roon (A), Gomez (A)
Corner: 9-6
Recupero: 1°T 2′, 2°T 5′.