Capitolo infortuni, avere sempre 8-10 infortunati ti costringe a logorare chi è disponibile. Questo in una rosa composta principalmente da ultratrentenni ha conseguenze doppiamente devastanti. Il periodo d’oro, o forse sarebbe meglio dire illusorio, delle sette vittorie consecutive tra ottobre e novembre coincise con un momento di alta condizione fisica di tutta la squadra, poi da metà novembre il tracollo. Così come la linea societaria sul mercato è un mistero, anche l’affollarsi dell’infermeria presenta sconcertanti interrogativi. All’Inter infatti i tempi di recupero da un infortunio si allungano nella notte dei tempi, fino a casi limiti come quello di Stankovic, che aspetta ancora di esordire in questa stagione. Ma che dire dell’infortunio a Chivu, protrattosi per mesi rispetto agi iniziali 30-50 giorni previsti? Senza date certe anche la situazione di Milito e Samuel, il primo bloccato da un non meglio precisato fastidio al ginocchio, il secondo dal tendine d’achille. Quando li rivedremo? Non si sa. Ma quanto ce ne è voluto anche per rivedere in campo Obi, Coutinho, Alvarez, Mudingayi. Ci sono poi giocatori che hanno già avuto due infortuni nell’arco di questa prima metà di stagione, compreso giovani come Obi e Alvarez, mentre Mudingayi appunto non si è praticamente ancora visto. A proposito, Mbaye dov’è scomparso? Se qualcuno ha notizie faccia sapere. Sconcertante anche come è stato restituito dallo stop Nagatomo, irriconoscibile, in condizioni impresentabili, con le gambe che non girano. In controtendenza il solo Handanovic, che quest’estate ha risolto in poche settimane l’infortunio al menisco. Ovviamente il problema infortuni richiederebbe conoscenze specifiche, ma non c’è bisogno di essere un medico per capire che all’Inter non solo gli infortuni sono tanti, ma c’è anche un problema di tempi di recupero e di cronicità, che come abbiamo visto non riguarda solo i giocatori a fine carriera.
2 commenti su “L’Inter incerottata”
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Purtroppo, siamo incerottati in tutti i sensi da quando l’Inter ha vinto la champion. E’ stato “buttato” fuori una bandiera come Oriali: forse perchè non ama abbronzarsi come Branca. Non si è voluto programmare con “cranio”,
restando sempre nell’incertezza e nell’indecisione nel fare le scelte. A volte abbiamo la sensazione di essere come un negozio in fallimento che svende tutto al 70%. Abbiamo avuto la fortuna di avere un gruppo di giovani tra i migliori d’europa ma andiamo a prendere i Palombo e i Rocchi vari che stanno sui 35anni. Non sappiamo nemmero fare investimenti. A cosa serve il nostro staff tecnico se non è capace di capire e prevedere potenzialità in fieri di giovani emergenti? Alla fine ci faremo scappare anche Bellomo,
solo per una questione di spiccioli. Mi chiedo: ma gli 800mila euro spesi per Rocchi, considerato che abbiamo Livaja, non sarebbero stati utili per l’acquisto del giovane barese che, tra l’altro, è anche un tifosissimo dell’Inter? Abbiamo venduto Sneijder, bene; no male: tanto Paulinho non arriva lo stesso! Di questo passo questi saranno capaci di vendere anche Guarin. Talmente si è insinuata la sfiducia nel tifoso verso società e staff dell’Inter che il paradosso è divenuto narmalità! Mi chiedo: considerato” le ristrettezze”, perchè ci si è fatto sfuggire un’occasione come Montolivo? Boh, non ci capisco proprio. All’Inter sarebbe servito come il pane.
Abbiamo una squadra vecchia ove le forze fisiche non sono distribuite con equilibrio, percui: chi è troppo giovane deve correre il doppio, e chi è troppo vecchio deve andare oltre i propri limiti fisici. Anche questo contribuisce agli infortuni.
Ritmi diversi che non si conciliano; geometrie che non funzionano; chi tenta di velocizzare e chi invece rallenta vanificando spesso le ripartenze che dovrebbero essere veloci. A volte,si cerca troppo di tenere la palla al piede, soprattutto a centrocampo
(Cassano per esempio) dove soccombiamo l’aggressività degli avversari. Mi auguro che la società non speculi sulla “coglionaggine dei tifosi innamorati” facendo ricadere la colpa sull’allenatore. Dall’anno scorso bbiamo ancora bisogno di un Thiago Motta, di un terzino destro, e se possibile di un’ala funambolica. Scusatemi per la mia vecchia terminologia, ma mi sono rotto le palle nel subire la caterva di anglicismi! Se seguitiamo a giocare constantemente con giocatori vecchi , i risultati saranno sempre alterni, e con l’amarezza di non costrurire nulla. Se non si semina non si raccoglie.
Per quest’anno sarà tanto riuscire ad entrare in champions, ma il vero problema sarà quest’estate, quando ci sarà mezza squadra da rifare, visto che Samuel, Milito, Chivu, Stankovic sono a fine carriera e giocatori come Gargano, Mudingayi, Alvarez, Jonathan, Silvestre sono impresentabili, e aggiungerei pereira se non che per giustificare i milioni spesi bisognerà dargli una seconda possibilità.