L’Inter grattuggia il Parma nel primo tempo, poi finiamo come una melanzana

Parma-Inter 2-2 15′ Darmian (I), 45′ Thuram (I), 60′ Bernabé (P), 69′ Ondrejka (P)

Partita difficile da commentare o forse ancora una volta è facile. Come nel precedente match contro l’Udinese e come tante volte in questo campionato ci siamo rilassati nel secondo tempo, altre volte vincendo comunque, oggi subendo il pareggio e rischiando una clamorosa sconfitta nel finale. Inoltre ancora una volta si è visto tutto il divario tra titolari e riserve, anche e sopratutto dal punto di vista della personalità. Inzaghi e Farris hanno tolto quasi tutti i big nel secondo tempo in vista del Bayern martedì e si è spenta la luce. Ma non è il momento di fare processi, dall’8 aprile ci giochiamo tutto ed ogni partita è decisiva su tutti e tre i fronti. Il Napoli può riposare un giorno in più giocando lunedì sera a Bologna.

Il Biscione è sceso in campo con una grande novità, Asslani e Calhanoglu insieme dal primo minuto, ma sorpresa, è Asslani a fare il playmaker, abbassando spesso in mezzo ai difensori per impostare, Calhanoglu è così liberato da mezz’ala e può provare il tiro ripetutamente dal limite, ma oggi non inquadra la porta. Chi la inquadra è invece Darmian che sfrutta l’ennesimo assist di Dimarco. Ma rischiamo anche qualcosa già nel primo tempo, Sommer è prodigioso due volte sventando due gol già fatti, poi è Lautaro a farsi parare un gol già fatto da Suzuki. Raddoppiamo invece noi con un fortunoso gol di Thuram, apparso emozionato nel giocare nella città in cui è nato e cresciuto, col padre in tribuna, che lo segue con sguardo severo.

In apertura di ripresa il nostro amato ex Chivu, oggi in panchina al Parma dopo una esperienza anche da allenatore della primavera neroblue, dimostra un coraggio eccezionale, infatti, se nel primo tempo si era schierato a specchio rinunciando al suo 4-3-3 per un 3-5-2 in versione conservativa, nella ripresa sceglie il tutto per tutto mettendo in campo tutta la sua gioventù arrembante, da Leoni a Bernabè fino a Ondrejka, questi ultimi due segneranno due gol eccezionali a fronte di un’Inter rientrata sul terreno di gioco passiva e spenta. Inzaghi però decide di pensare alla Champions togliendo DiMarco e poi Calhanoglu, Lautaro sull’1-2 dopo che già Bastoni era uscito per una botta al ginocchio. L’effetto è pesante, pareggio del Parma e squadra spaesata. Il finale è col 3-4-1-2, ma ne’ Darmian, ne’ Zalewski hanno caratteristiche da andare sul fondo, nessuno dei rimasti in campo e dei subentrati ha la leadership per prendere in mano la squadra, ci sarebbe Mikhitaryan ma è stremato, prova a farlo Acerbi che si sgancia in avanti, ma è stremato anche lui, gli altri tracheggiano. Alla fine portiamo a casa un punto che poteva anche essere zero vista la grande occasione dei crociati nel finale. I nostri giocatori sono usciti dal campo arrabbiati e dispiaciuti, ma i tifosi a Parma li hanno rincuorati, caricandoli in vista della grande trasferta in Baviera.

IL TABELLINO
PARMA-INTER 2-2
MARCATORI: 
15′ Darmian (I), 45′ Thuram (I), 60′ Bernabé (P), 69′ Ondrejka (P)

PARMA: 31 Suzuki; 15 Delprato, 21 Vogliacco, 5 Valenti, 14 Valeri; 16 Keita, 27 Hernani (46′ 10 Bernabé), 19 Sohm (54′ 17 Ondrejka); 11 Almqvist (46′ 46 Leoni), 13 Bonny (78′ 23 Camara), 98 Man (46′ 32 Pellegrino).

In panchina: 33 Marcone, 40 Corvi, 4 Balogh, 8 Estevez, 18 Lovik, 20 Hainaut, 30 Djuric, 61 Haj Mohamed.

Allenatore: Cristian Chivu.

INTER: 1 Sommer; 31 Bisseck, 15 Acerbi, 95 Bastoni (46′ 30 Carlos Augusto); 36 Darmian, 20 Calhanoglu (65′ 16 Frattesi), 21 Asllani (81′ 8 Arnautovic), 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco (59′ 59 Zalewski); 9 Thuram, 10 Lautaro Martinez (65′ 11 Correa).

In panchina: 12 Di Gennaro, 13 J. Martinez, 6 De Vrij, 28 Pavard, 48 Re Cecconi, 52 Berenbruch, 53 Topalovic, 59 Zalewski.

Allenatore: Massimiliano Farris.

Arbitro: Doveri. Assistenti: Lo Cicero – Di Gioia. Quarto ufficiale: Arena. VAR: Mariani. Assistente VAR: Meraviglia.

Note

Ammoniti: Almqvist (P), Dimarco (I), Zalewski (I), Delprato (P)
Corner: 2-4
Recupero: 1°T 2′, 2°T 5′.