Inter-Atalanta 4-0 26′ Darmian, 47 pt Lautaro 53 Dimarco 71 Frattesi
L’Inter sotterra gli avversari a quattro gol alla volta. Aver visto la partita dalla particolare prospettiva del terzo anello rosso permette alcune annotazioni complessive. Si sono affrontate due squadre che stanno cortissime in campo, si è giocato almeno fino al 70′ in 15-20 metri. Nei primi 20 minuti il baricentro dell’Atalanta era altissimo con pressing uno contro uno del tridente offensivo bergamasco contro il tridente difensivo milanese. Chiaro il tentativo di tarpare le ali a Pavard e Bastoni, ma anche di soffocare Asslani. In questo senso maturo e sapiente il lavoro di Barella, ieri meno mezz’ala d’assalto e più interno a centrocampo, chioccia in aiuto al playmaker e regista aggiunto sempre nel cuore del gioco, svariando molto per eludere gli asfissianti uno contro dell’anticalcio gasperiniano.
Seconda annotazione: Impressionante la posizione avanzata dei due esterni, Dimarco già si sapeva, ma anche Darmian visto dal vivo è molto meno “compitino” di quello che potrebbe sembrare e molto più intraprendente. Non casuale la sua posizione da centravanti in occasione del primo gol, già vista in precedenza e più avanti nel corso del primo tempo. Praticamente il 3-5-2 una volta era un 5-3-2 mascherato, con Inzaghi è un 3-3-4 mascherato. Tornando a Bastoni e Pavard, appena l’Atalanta ha allentato il pressing su di loro sono iniziati i dolori per gli orobici, con i due protagonisti in avanti, Bastoni coi suggerimenti dalla trequarti e Pavard con gli inserimenti senza palla.
Niente è lasciato al caso, per uno che viene incontro c’è sempre uno che s’inserisce, nelle catene di fascia si ruota continuamente e uno rimane sempre da supervisore, ma non è detto sia il difensore. Fantastica l’intesa Lautaro-Mikhitaryan, col primo che fa da raccordo e il secondo che si butta nello spazio. Altra annotazione dal vivo, solo allo stadio si può percepire nettamente il gran lavoro per la squadra degli attaccanti, sacrificio, ripiego, sponde, raccordi, contribuendo a tenere i reparti compatti. Non solo Lautaro, ma anche Arnautovic.
Inzaghi fa un calcio totale, ma senza far sprecare energie ai suoi giocatori, cosa che spesso avviene nelle squadre dove tutti attaccano e tutti difendono. Tempistiche e ritmi sono ben scelti, ma comunque le energie ci sono, Dimarco per esempio è un treno in corsa, una bomba.
L’Inter è allora a più dodici dalla Juve a dodici giornate dalla fine. Serve ancora un piccolo sforzo, non è ancora fatta, ci attendono ora in campionato Genoa, Bologna e Napoli per andare alla sosta in sicurezza.
IL TABELLINO
INTER-ATALANTA 4-0
MARCATORI: 26′ Darmian, 47′ pt Lautaro Martinez, 54′ Dimarco, 72′ Frattesi
INTER: 1 Sommer; 28 Pavard, 6 De Vrij, 95 Bastoni; 36 Darmian (46′ 2 Dumfries), 23 Barella, 21 Asllani, 22 Mkhitaryan (62′ 16 Frattesi, 73′ 14 Klaassen), 32 Dimarco (68′ 30 Carlos Augusto); 8 Arnautovic, 10 Lautaro Martinez (68′ 70 Sanchez).
In panchina: 12 Di Gennaro, 77 Audero, 17 Buchanan, 31 Bisseck, 41 Akinsanmiro, 49 Sarr, 50 Stankovic.
Allenatore: Simone Inzaghi.
ATALANTA: 29 Carnesecchi; 42 Scalvini (57′ 4 Hien), 19 Djimsiti, 23 Kolasinac (57′ 20 Bakker); 33 Hateboer, 13 Ederson, 8 Pasalic, 77 Zappacosta; 59 Miranchuk (57′ 11 Lookman), 7 Koopmeiners (57′ 25 Adopo); 17 De Ketelaere (76′ 10 Toure).
In panchina: 1 Musso, 40 Vismara, 2 Toloi, 3 Holm, 6 Palomino, 10 Toure, 15 De Roon, 22 Ruggeri, 90 Scamacca.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Colombo. Assistenti: Lo Cicero – Zingarelli. Quarto ufficiale: Pairetto. VAR: Di Paolo. Assistente VAR: Marini.