Un gol di Eder punisce l’Inter, che non ha demeritato, ma ha sbagliato troppo e ora è nona e fuori da tutto. Due punti nelle ultime quattro giornate.
L’Inter attacca più della Sampdoria, ma nel primo tempo raramente si rende pericolosa. De Silvestri stringe verso l’interno preoccupato dai movimenti di Brozovic e Podolski, ma Jesus non sfrutta lo spazio che si crea a disposizione, mentre a destra invece non c’è intesa tra Guarin e D’ambrosio. La Sampdoria si abbassa molto e difende con un 4-5-1 con Eder a destra ed Eto’o a sinistra, Acquah interno destro e Soriano interno sinistro, mentre Palombo perno basso cura Shaqiri. Icardi prova spesso a tagliare da Silvestre alle spalle di Romagnoli, che però lo contiene. L’argentino al tiro due volte non trova la porta, mentre Shaqiri in un’altra occasione lo serve male e non ci arriva. La Sampdoria si vede meno in avanti, ma ha una grande occasione con Muriel, che spara alto. Brozovic in fase difensiva stringe troppo verso l’interno e lascia solo Jesus, quando la Sampdoria cambia gioco da sinistra a destra, ma senza conseguenze. In certi frangenti quello dell’Inter è un 4-2-3-1 con Guarin che fa l’ala destra, Brozovic sulla linea di Medel, Podolski esterno alto a sinistra e Shaqiri alle spalle dell’unica punta Icardi. Le palle in profondità sono spesso fuori misura, imprecisioni di Guarin, Shaqiri e Medel. L’Inter è preoccupata, in fase di possesso si vedono spesso i due terzini tenere la posizione senza salire, la Sampdoria è in fiducia.
La ripresa però è mortificante, perchè i nerazzurri partono benissimo e hanno quattro palle gol in dodici minuti di assalti, ma al 65′ da una palla persa da Guarin nasce un pericoloso contropiede che costringe D’ambrosio al fallo dal limite. Sulla palla va Eder, passo verso destra di Handanovic, ma la traiettoria gira verso sinistra, sbatte sul palo interno e finisce in rete. In precedenza come detto le 4 palle gol per la squadra di Mancini: Icardi aveva colpito l’incrocio dei pali con un tiro meraviglioso, poi Viviano si era disteso sul tiro di Guarin, ancora Icardi alto di un soffio di testa, mentre il tiro a giro di Shaqiri finiva fuori di poco. Mancini tenta il tutto per tutto togliendo Brozovic e inserendo Palacio, è 4-2-3-1 con il trenza largo a sinistra, Podolski largo a destra, ma l’Inter non c’è più. Gli ingressi di Obiang, Duncan e Okaka danno forza e centimetri alla Samp, che va vicino al raddoppio tre volte.
SAMPDORIA-INTER 1-0 (65′ Eder)
SAMPDORIA: 2 Viviano; 29 De Silvestri, 26 Silvestre, 5 Romagnoli, 19 Regini; 30 Acquah (51′ Obiang), 17 Palombo, 21 Soriano (80′ Duncan); 23 Eder, 99 Eto’o, 24 Muriel (65′ Okaka).
A disposizione: 33 Romero, 88 Frison, 3 Mesbah, 6 Duncan, 8 Correa, 9 Okaka, 14 Obiang, 18 Bergessio, 25 Coda, 27 Djordjevic, 32 Marchionni, 77 Wszolek.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic
INTER: 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 23 Ranocchia, 15 Vidic, 5 Juan Jesus; 13 Guarin, 18 Medel, 77 Brozovic (76′ Palacio); 91 Shaqiri; 11 Podolski (87′ Camara), 9 Icardi.
A disposizione: 30 Carrizo, 6 Andreolli, 8 Palacio, 10 Kovacic, 14 Campagnaro, 20 Obi, 26 Felipe, 28 Puscas, 29 Camara, 88 Hernanes, 93 Dimarco, 97 Bonazzoli.
Allenatore: Roberto Mancini
Ammonizioni: Soriano, Romagnoli, Shaqiri, Vidic, Juan Jesus, D’Ambrosio, Icardi, Medel, Eder
Espulsioni: Nessuno
Arbitro: Valeri
Assistenti: Posado, Marzaloni
IV uomo: Tasso
Assistenti addizionali: Guida, Gavillucci