Lilla-Inter 0-1, e due squadre da prendere ad esempio, il Toro di Ventura e l’Udinese di Guidolin

Pubblicato il 19 ottobre 2011 già su http://www.francescoredpoli.blogspot.com/2011/10/lilla-inter-e-due-squadre-da-prendere.html

 

Ieri vittoria del cuore contro il lille con la gradita sorpresa di vedere tra i francesi volteggiare un vecchio campione come Joe Cole. Ma dobbiamo tenere i ritmi più bassi, il centrocampo non ce la fa più a giocare all’intensità mouriniana, ma in automatismo cerca ancora di farlo. Ma ormai quello è il passato, il passato di una squadra che doveva scalare la vetta, ma quando una squadra raggiunge la vetta bisogna gestire partite contro squadre che pensano soprattutto a difendersi. Piano piano risaliremo. Previsione folle, juve e napoli scoppiano a gennaio, milan cade in crisi, lo scudetto se lo giocano inter e udinese ad aprile.

Il capitano dell'Udinese
Il capitano dell'Udinese Di Natale

Ed a proposito, Udinese e torino sono in questo momento le due squadre del momento, in testa ai rispettivi campionati, Guidolin e Ventura hanno costruito due squadre molto simili, dapprima per la capacità di non prendere quasi mai gol, con difese capaci di giocare d’anticipo sulle verticalizzazioni avversarie (ed in questo da noi solo chivu sa fare questo movimento d’intercettazione) ed essere padrone del gioco aereo. Ogbonna sontuoso contro la Juve stabia, è un difensore dalla tecnica superiore a Nesta. Simili anche i centrocampi di toro e udinese, capaci di intelleggere le diverse fasi di gioco e scegliere i momenti giusti, con pazienza. Il toro contro il catenaccio della j.stabia non ha mai forzato, non ha mai scoperto le fasce andando in controtendenza con due terzini posizionali, puntando su due ali pure, tra cui il fenomeno stevanovic, ala destra ventenne cresciuto nella primavera dell’inter e che spero vivamente l’inter abbia dato ai granata solo in prestito, due punte di movimento ma anche forti di testa come bianchi e ebagua e infine due mediani chiamati a cambiare marcia al momento giusto, mentre l’impostazione è già affidata ai difensori. La totale mancanza di frenesia e la coralità di toro e udinese sono da esempio per l’inter e il momento che sta vivendo.
Impressionante la capacità di gestione del risultato in dieci a bergamo da parte dell’udinese, che rispetto al toro, vista la fisionomia dei suoi attaccanti e del suo campione Di Natale, gioca più con la pallla a terra, rispetto al toro. Ma la pazienza la tenacia e l’intelligenza sono le stesse. Nulla a che vedere con il calcio intimidatorio, sleale, scorretto, in un’ultima analisi di matrice mafiosa di squadre come milan e juve, due vere e proprie squallide fotocopie indistinguibili l’una dall’altra, figlie della cultura antisportiva di Lippi, Moggi e Capello e di milioni di guappi osannanti questi tre cupi maleodoranti figuri, ma pensiamo a risalire noi nerazzuri e a fresche realtà di vero calcio come quelle di torino e udinese.

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