Spalletti tradotto in italiano volgare
Le prose filosofiche di Spalletti tradotte liberamente come se fosse un uomo della strada e non quel gran filosofo che è
Luciano Spalletti parla alla vigilia di Inter-Bologna e quello che preoccupa è che dice le stesse parole di tanti suoi predecessori.
Ecco la prima, “non posso addossarmi tanti anni di mancate vittorie, ci vuole tempo, ci vuole pazienza”. Eh no caro Spalletti, se accetti di allenare l’Inter non puoi tirare in ballo “quelli di prima”, non puoi rifiutare le pressioni, devi dare risposte, non chiacchiere.
Poi sfodera quello che è il suo capolavoro, ecco le sue parole:
“Marotta e’ un professionista coi fiocchi, lo avete detto fino a ora. E poi incontra Conte in sede? Non sta in piedi. Sono chiare le intenzioni di chi accosta le due cose. E’ talmente ridicolo quel che si scrive. Non diventa più credibile, diventa una strategia. Sennò lo incontra da un’altra parte. Che poi Marotta deve cercare il meglio per l’Inter, è chiaro che deve farlo. A me non cambia nulla se l’Inter cambia la sua intenzione. Io a inizio anno non chiedevo nulla, mi hanno proposto tre anni di contratto e quando si fa un accordo con questa tempistica è segno che c’è la consapevolezza del bisogno di più anni per lavorare e consolidare un’ulteriore crescita. Io se fossi Marotta non mi sentirei lusingato da come è stato descritto in questo confronto che ha per cercare le soluzioni per l’Inter. E’ da ds da prima categoria, non da Serie A”.
Traduzione: Mi avete fatto un contratto di tre anni e ora pretendete tutto e subito? Marotta lo dipingete come un grande professionista e poi fa vedere Conte sotto la sede dell’Inter, se non era un dirigente di prima categoria lo incontrava da un’altra parte, fossi in quel coglione di Marotta mi farei due domande.
Altre parole di Spalletti:
“Nainggolan non ha fatto tutti gli allenamenti che doveva fare per essere alla giusta condizione. Essendoci anche la partita non puoi massacrarlo di lavoro e peggiorare la performance dentro la gara. E allora si cerca di farlo crescere e dall’altra parte ricevere i vantaggi che ti può dare. Perisic si è allenato bene soprattutto ieri. Al centro sono stati bravi con la neve che è scesa a liberare il campo per allenarsi e lui si è allenato molto bene. Abbiamo fatto quasi lo stesso lavoro che hanno fatto gli spalatori ieri. Ormai è una cosa finita, rientrata. E’ a disposizione, se mi fa vedere quel che mi aspetto da lui e che so che può dare sono disponibile a usarlo. Anche lì ci sono precisazioni da fare. Vedo che Perisic ha qualcosa contro qualcuno: io sono l’unico che l’ha fatto giocare contrariamente al pensiero di tanti. Con me sicuramente non ha qualcosa, io l’ho messo in campo sempre. Invece vedo che anche qui si vuole usare qualcosa. Anche lì c’è il discorso su quello che aveva detto lui di voler andare via, io mi riferivo a quello che è stato il suo comportamento, non a Marotta, perché Marotta non ha fatto altro che gestire al meglio una notizia che ormai era uscita fuori. Era meglio lui soprattutto se non lo diceva ma sembra che mentre ribadisco la sua responsabilità c’è e probabilmente quello che ha detto Marotta era per metterlo di fronte alle responsabilità che aveva dopo aver fatto uscire quella notizia. C’era la possibilità di alleggerirla quella posizione perché lui è stato attratto da certi numeri e io e la società capiamo la sua reazione. Ora è finito il mercato e c’è bisogno si pedali forte. E io sono convinto che metterà a disposizione la sua qualità se lo metterò in campo”.
Traduzione: Nainggolan non si è allenato per settimane, a questo punto non puoi caricare troppo a ridosso della partita. Tanto vale che lo metti nel quarto d’ora finale sperando che faccia qualcosa sto alcolizzato. Perisic non ha fatto un cazzo per settimane, ma ieri si è allenato bene, d’altronde si allenano di più gli spalatori di Appiano che i giocatori. Perisic l’ho sempre difeso a spada tratta, poi Marotta fa uscire sta cosa che vuole andarsene, che rompicoglioni sto Marotta, si poteva alleggerirla, anche perchè se ti chiama una squadra inglese rispetto a sta squadra di merda che è l’Inter lo puoi anche capire sto ragazzo, tranne Marotta. Va beh a sto punto il mercato è finito e lui è rimasto, tanto vale che prova a fare qualcosa per non deprezzarsi al prossimo mercato.
Altre parole di Spalletti: “Meno risultati con le medio piccole? Secondo me c’è casualità e poi ci sono delle caratteristiche diverse. Spesso queste squadre alzano la ‘garra’ in partita e lì dobbiamo migliorare le nostre qualità. La nostra conformazione, la struttura fisica e mentale è quella di giocare a calcio. Visto che uno dei calciatori che viene riportato per essere uno importante per noi è Icardi e ha bisogno del gioco, non del combattimento continuo. Lo stesso Joao Mario, Candreva, Borja Valero. Questi che hanno qualità più tecniche, che sono più puliti come calciatori. Bisogna fare qualcosa in più, perché poi queste partite hanno un fattore più fisico e quindi bisogna tirare fuori quel che vogliamo ugualmente. In alcuni momenti abbiamo fatto di meno”.
Traduzione: Il problema è che Icardi, Joao Mario, Candreva e Borja Valero sono delle fighette, quando incontri le squadrette che picchiano questi si cagano sotto e non hanno le palle.
Ancora Spalletti: “Perisic? Tutto quello che un professionista del suo livello. Noi abbiamo una considerazione forte e chiara di quello che è. Ce l’ha anche il calcio che guarda i calciatori forti, è considerato tale da tutti. Qualche volta si è parlato di lui nel mercato e di meno degli altri, perché lui stimola chi vuole venirlo a prendere. Il pubblico deve capire che bisogna restare compatti e uniti. Attraverso il nostro sostegno riusciamo a superare qualche timidezza che abbiamo. E’ chiaro che lui è stato oggetto di qualche situazione che può aver fatto storcere il naso a qualcuno, ma è un calciatore nostro e dobbiamo portare a casa i risultati che consolidano quelle poche cose che abbiamo fatto vedere come crescita. Ma poche cose sono lì davanti a tutti, chi non le vuole vedere non le vede. Se si fa diversamente ci si indebolisce da soli e si dà ancora più forza a chi ci vuol vedere disuniti, ai nostri avversari per entrare tra le prime quattro. E ce ne sono molte”.
Traduzione: Il pubblico non deve osare criticare, perchè se critichi sei un nemico dell’Inter, il nostro obbiettivo è arrivare quarti, non di più, e i tifosi devono sostenere e non rompere i coglioni. Augh.