Lettere a Calciointer, l’analisi di Giorgio postderby

Cosa succede all’Inter?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la mail di Giorgio a seguito del Derby, inviateci i vostri commenti al Francesco@calciointer.net

Foto Calciointer.net (riproducibile citando la fonte)

Ciao Francesco, hai notato come eravamo messi male tatticamente nel derby? Passiamo spesso in vantaggio ma poi abbassandoci troppo come succede in quasi tutte le partite subiamo gli avversari. Abbiamo buttato uno scudetto perdendo a Bologna dopo essere stati in vantaggio e poi subendo il ritorno degli avversari .È accaduto anche con il Milan sia Quest’anno che l’anno passato. Ma è mai possibile che giocatori di tale esperienza commettano errori così grossolani e che l’allenatore si accorga sempre troppo tardi di effettuare i cambi necessari. Dopo il goal ci siamo abbassati e abbiamo subito il ritorno del Milan subendo i due goal e rischiandone altri senza opporre un minimo di resistenza. Inzaghi a parte il passaggio non si è accorto che alcuni giocatori erano completamente assenti. Handanovic non riesce più ad arrivare sui palloni rasoterra, De Vrji non riesce più a marcare come si deve il suo uomo e spesso arriva in ritardo, Darmian nel primo tempo era inesistente, Chalanogu ha commesso errori imperdonabili e nel secondo tempo si è un po’ ripreso ma solo dopo i cambi, Correa secondo me non è giudicabile perché gioca troppo in punta dei piedi senza mettere la dovuta cattiveria e secondo è meno utile di altri. Risulta evidente che quando molti giocatori sbagliano la partita anche gli altri ne risentano. Adesso voglio dire la mia su Inzaghi. Ho già espresso in altre occasioni come la penso e il derby mi ha confermato che il nostro allenatore non sa leggere nella dovuta maniera le partite. Mi sembra un buono e quindi senza carattere. E ciò penso che lo trasmetta anche alla squadra, mi sembra infatti che molti giocatori non ci mettano la giusta cattiveria e pensano oramai di essere già arrivati. In campionato esiste la possibilità di recupero, ma con questa fragilità difensiva, dovuta più alla compattezza tra i reparti, che alla qualità dei singoli, non penso che si possa fare molta strada in Europa.

Speriamo bene? Ciao.

Giorgio