Ecco chi è Thohir

Thohir non può parlare ai tifosi interisti per non indispettire Moratti, ma intanto si alimentano le voci su di lui e con esse le paure, le diffidenze, le perplessità. Per rispondere a tutte queste e uscire dall’angolo allora si fa avanti un amico fidato, che parla per lui in un’intervista alla gazzetta, dove Thohir risponde punto per punto a tutti i dubbi sorti nell’ambiente nerazzurro. 

No salto nel buio no sceicco La prima paura tra i tifosi è quella di un salto nel buio, l’arrivo dello sceicco che prima investe tanti soldi nel giocattolo e poi si stufa, come successo al Malaga o in certi frangenti al City. Ed ecco pronta la risposta: “la cosa più importante che vuole dire ai tifosi italiani è questa: se viene non è per fare l’Abramovich o lo sceicco del City. (…) Vuole costruire una squadra che sia vincente a lungo e finanziariamente equilibrata.” La gazzetta, che non vede di buon occhio il suo arrivo, gliela ritorce un po’ contro titolando “Niente spese folli”, che lo può far passare per un mezzo tirchio, mentre il messaggio vuole essere di affidabilità nel tempo.

Progetto medio lungo termine giovani modello Arsenal La risposta alla paura del salto nel buio si dirama in due parti. La prima come detto è il riferimento ad un progetto di non breve durata, in particolare “Gli piace la filosofia dell’Arsenal, la sua squadra preferita inglese, gli piace come Wenger gestisce giovani e campioni nel tempo. E anche all’Inter vorrebbe instaurare un rapporto del genere con il suo tecnico.” E’ anche vero che l’esempio dell’Arsenal non è dei più vincenti, con le tante finali perse al passivo dei gunners, anche se due scudetti dal 2000 sono arrivati.

Non per soldi per passione La seconda “diramazione” invece è più personale, garantendo un impegno non solo per fini economici e commerciali, ma per passione, “Non ha mai abbandonato nessuno, mai licenziato, anzi offre lavoro ai suoi giocatori quando smettono. Ed è matto di sport. Una passione totale, vi assicuro.” C’è anche un messaggio a Zanetti, particolarmente preoccupato di perdere il suo posto assegnato di vice-presidente?

Tradizione interista continuità con Moratti Altra grande paura di molti tifosi è di perdere l’identità con l’addio a Moratti. Inoltre molti tifosi sono malati di nostalgismo e vivono il calcio, sport moderno per antonomasia, come se fosse un’antica tradizione. Puntuale l’amico di Thohir rassicura: “Ha scelto l’Inter per la sua tradizione vincente e per la struttura familiare che ha con i Moratti da quasi sempre. E poi ha un nome importante, è famosa nel mondo, più di Malaga e Psg; è come Barcellona, Real e Manchester Utd, ha tanti tifosi a Giakarta, le sue squadre, dice, devono vincere oggi e in futuro”. Ancora una volta la presa di distanza dagli sceicchi e da squadre senza storia e l’accostamento alla nobiltà calcistica europea.

Costumi e religione Thohir è mussulmano e questo può essere confuso con l’integralismo e l’estremismo. Il socio di Thohir precisa più volte che è un “mussulmano moderato” e lo descrive nel suo stile di vita e nelle sue passioni più che mai occidentali, fatte di basket, cinema, auto sportive, famiglia (una sola moglie e quattro figli).

Italianità Infine a chi teme la nascita di un’Inter indonesiana e non più italiana Thohir si presenta più italianizzato che mai, “la pasta italiana è tra le sue passioni. Beve soltanto vino rosso”. Ma la passione per l’Italia è di famiglia a tal punto che il padre ha chiamato il fratello Garibaldi.

Insomma, ha avuto inizio l’offensiva mediatica di Thohir, per farsi conoscere ed entrare in empatia con gli interisti, scrostando stereotipi e fobie irrazionali, che la gazzetta non rinuncia a solleticare, pubblicando un riquadro a margine dell’articolo che parla della paurosa avventura indonesiana di un gruppo di turisti, assaliti e sbranati dalle tigri in un parco, dal titolo un po’ ridicolo “attenti in Indonesia”.

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