L’Inter torna dagli Stati Uniti con il bottino positivo di due pareggi, una vittoria e una difesa quasi impenetrabile: un gol subito in tre partite, ma anche solo tre gol fatti, uno solo su azione. Pochissimi pericoli corsi, pochissime occasioni da rete create. E’ quindi la difesa il lato positivo di questo precampionato, grazie al portentoso innesto di Vidic, ma senza nulla togliere ad un reparto già solido, con Jesus già in ottima forma e Ranocchia e Andreolli comunque positivi, seppur con qualche sbavatura. Totalmente assente il gioco, non a caso l’unico gol su azione si è visto con la presenza in campo di Kovacic, assente nelle prime due partite e senza il quale non c’è nessuno in grado di sostituirlo. Con la Roma si è provato un pressing alto nella metà campo avversaria, da rivedere in contesti più dinamici. Mazzarri si è incaponito nello schierare Jonathan interno destro, senza alcun risultato, concedendo invece una sola presenza ad Obi, pochi scampoli a Mbaye e Laxalt e quasi nulla a Bonazzoli. Nella scorsa stagione le maggiori difficoltà l’Inter le ha avute nelle partite casalinghe contro le squadre di medio-bassa classifica e con l’impostazione attuale (5-3-1-1) difficilmente le cose cambieranno, anche se ora ci sono più soluzioni sui calci piazzati, con un Dodò che li sa battere e Vidic e M’Vila due nuovi colpitori di testa. In due mischie in area Vidic ha procurato un rigore e segnato un gol. Per delle indicazioni più significative non resta che aspettare qualche giorno, quando la rosa sarà al completo.