Le pagelle di Milan-Inter 1-1

Che esordio Zalewski

Sommer 6,5 Dà un ceffone al tiro di Rejnders, fa quello che può sul gol.

Pavard 6,5 Esulta ad ogni recupero e tackle come fosse un gol, un’immagine bellissima. Per il resto tiene botta.

De Vrij 8,5 Il gol è l’incoronamento di tre mesi da incorniciare.

Bastoni 6 Gioca col pilota automatico, qualcosa non va.

Dumfries 7 Il duello con Theo è una delle chiavi tattiche della partita, Dum Dum lo schiaccia sempre, l’unica volta che il brasiliano gli va via c’è gol del Milan. Il palo gli nega l’ennesimo gol.

Barella 7,5 Gioca con una voglia matta e si arrabbia nel vedere i compagni nel primo tempo un po’ fermi ed esitanti, leader, prende in mano la squadra in un momento di difficoltà fisica degli altri due centrocampisti.

Calahanoglu 5,5 Rientra dopo un mese, ma si capisce che se non c’era il derby si sarebbe aspettato ancora una settimana a farlo rientrare, rovinosa la palla persa a centrocampo per l’1-0.

Mikhitaryan 6 Una partita ogni tre giorni inizia a pesare.

Dimarco 6 Anche lui non è al massimo, c’è da dire che fino ad un paio di mesi fa i palloni andavano tutti dalla sua parte e ne poteva giocare in quantità industriale, ora con l’esplosione di Dumfries le palle son più redistribuite a destra e ha meno possibilità.

Lautaro 7 Ci mette la grinta di un mediano e la classe di una mezza punta, i gol? Oggi glieli annullano, ma ne ha fatti anche oggi.

Thuram 6,5 Trova in Pavlovic il primo difensore dall’inizio della stagione che riesce a contenerlo sulla fisicità e sulla corsa, ma il rigore era solare e nonostante ciò prende pure un palo.

Bisseck 7,5 Cambia la partita, il suo ingresso è uno scossone, senza paura.

Carlos Augusto 7 Anche lui ridà vivacità alla squadra.

Zalewski 7,5 Impatto devastante, come quando Snejder fu acquistato e il giorno dopo giocò il derby, lui non sarà Snejider, ma è una iniezione di freschezza. L’assist di petto? Una gemma.

Zielinski 7 E’ diverso dagli altri centrocampisti, all’inizio si poteva pensare ad un doppione di Barella o Mikhitaryan, invece ha altre caratteristiche, dinamico, veloce anche con la palla tra piedi, punta l’avversario, dopo il giusto periodo di ambientamento può fare un girone di ritorno da protagonista. Ci può mettere quel po’ di anarchia in certi momenti della partita da sparigliare rispetto al solito orologio perfetto che è il centrocampo titolare dell’Inter, Inzaghi lo rischia anche come play atipico in questo senso.

Frattesi 6,5 Condensa il fatto che anche lui come tutti i subentranti entra con la testa già nella partita, non si tratta di avere una rosa sterminata, ma di mentalità che altre squadre non hanno.

Inzaghi 7,5 L’approccio alla partita non è eccezionale, ma i cambi sono perfetti. Bisognerebbe notare che non sono mai cambi tanto per fare, due tre arrivano già al 60′, gli altri entro il 75′, quali altri allenatori fanno cambi così presto, anche per questo sentir dire che Frattesi e Zielinski non giocano mai fa sorridere, quando sono determinanti, non sono cambi per fargli fare la passarella, ma per incidere negli ultimi 20-30 minuti.