Le pagelle di Inter-Genoa 1-0, Lautarremoto

I Martinez nell’intermezzo della nostra via

Martinez 7 L’inatteso infortunio di Sommer è come essere chiamati nel cuore della notte per un intervento speciale, il detective Jack Martinez risolve il caso con due uscite provvidenziali, il colpevole è Ekuban, colto sul fatto. Ma fa anche una Onanata coi piedi, per ora a metà tra il gatto SilverStrommer e il papero amico di Bugs Bunny Onana. Comunque buona la prima.

Pavard 6,5 Con la sua stazza magari ci si aspetterebbe uno strapotere fisico maggiore negli inserimenti e nei corner, comunque gioca pulito senza errori e falli, per questo Inzaghi si fida di più di Bisseck.

Acerbi 7 Non avrà le capacità impostative di De Vrij, ma presidia l’area che è una bellezza, stoppata cestistica che salva la porta e salutare strigliata ai compagni. Bene anche come terzo di difesa nel finale.

Bastoni 6 Qualcosa si è inceppato nella catena di sinistra con Dimarco e Mikhitaryan, a volte esitante, a volte riappare nelle sue solite movenze da camion elegante dai piedi vellutati.

Dumfries 6,5 Conferma di essere l’unico al 100% della forma fisica in questo periodo della stagione, la sua crescita nell’arco di due anni è stata un grafico verticale, manco fosse un titolo sull’intelligenza artificiale in borsa, un altro gran lavoro individuale di Inzaghi, ora salta anche l’uomo e vince i duelli nei corpo a corpo.

Barella 6,5 Primi dieci minuti arrembanti, poi si appanna e si appanna tutta la squadra, nella ripresa si scuote e tutta la squadra si scuote. Il suo tiro da 40 metri è una scossa psicologica ai compagni. E’ lo scuotitore dell’albero, giù le foglie morte, per rinascere in primavera. Il cuoritore della squadra.

Asslani 6 Questo periodo da titolare conferma che non ha ancora la continuità di rendimento per una squadra che deve giocare tante partite, una partita buona e poi perde ritmo quella dopo, e così via.

Miklhitaryan 6 E’ come se avesse una patina, sprazzi del vecchio Mikhi, poi errori tecnici e palle perse non da lui. Ma si riprenderà.

Dimarco 6 In questa fase ha perso la sua proverbiale reattività, intristito. Aspettando la primavera.

Lautaro 7,5 Il toro non sbaglia mai due partite di fila, alle critiche risponde sempre coi fatti sul campo. L’esultanza alla Frattesi è da album di famiglia nerazzurra.

Correa 5,5 Talento fragile, non adatto a san Siro, platea che in buona parte non apprezza le giocate da calcio a cinque, sopratutto sullo 0-0 in una partita intricata.

Taremi 5,5 Parafrasando un film di Troisi, Pensavamo fosse un Tauremi, invece era un Tartremi. Gli piacciono le acrobazie, spero di essere smentito, ma da qui a fine stagione un gol in rovesciata alfine riuscirà a farlo, però sarà l’unica cosa che ricorderemo di lui. Smentiscici.

Calhanoglu 7,5 Cambia la velocità spazio-temporale della partita manco fosse un razzo di Elon Musk e sui calci piazzati solo Mihajlovic era meglio.

Zielinski 6,5 In un periodo di centrocampo sgasato come una birra dimenticata fuori dal frigo, dà gas e un po’ di frizzantezza.

De Vrij 6 Guida la difesa nei dieci minuti di assalti finali del Genoa.

Darmian 6 Anche lui essenziale per i minuti finali di barricamento liberando l’area.

Inzaghi 6 E’ indemoniato, l’adrenalina che ci mette però in certi momenti sembra controproducente verso una squadra che vive un periodo di incertezze che pensiamo da stasera siano alle spalle. La squadra è affannata fisicamente ma gli esperti ci dicono che due settimane senza impegni infrasettimanali hanno permesso di aumentare l’intensità degli allenamenti, una sorta di preparazione di mezza stagione, necessaria non avendo potuto farla d’estate, che per il momento appesantisce un po’ la squadra, ma che sono sicuro porterà i suoi frutti atletici in primavera. Vamos.