Tutti sopra il sei
Sommer 6,5 Reattivo, esplosivo nelle gambe, sopperisce così ad una non grande altezza. Coi piedi è sicuro e a volte molto ardito come lo era Onana.
Darmian 6 Quando gli altri si rilassano un po’ sullo 0-2 c’è lui a tenere alta la concentrazione. L’amico silenzioso su cui puoi contare.
De Vrij 6 Non ancora al meglio della condizione, ma tiene in una partita non impossibile.
Bastoni 6,5 Il ruolo di semiterzino (non userò mai l’orrenda espressione “bracetto”), gli sta stretto, praticamente fa l’ala sinistra con Dimarco che si accentra, ma non dimentica la difesa. Gioca da veterano.
Dumfries 7 Gioca a biliardo in area, si butta in mezzo anche lui, ha spazi e li sfrutta, aspettando un dribbling.
Barella 6 Solita presenza, ma ancora impreciso al tiro. Quest’anno da lui ci si aspetta l’anno della maturità e un contributo ancora maggiore di gol e assist. Lui gioca con la mentalità di un mediano, e va bene, ma ha doti da trequartista, può diventare il nuovo Gianfranco Zola.
Calhanoglu 7 L’Inter non ha un interditore a centrocampo e allora lui si sdoppia, play basso e diga in aiuto alla difesa. Partita memorabile.
Mkhitaryan 6,5 Sempre ficcante, sempre in grado di creare spine alle difese avversarie.
Dimarco 7 Volume di gioco eccezionale, già in condizione e un assist.
Lautaro 7 Danza come in una canzone di Battiato tra i difensori in area, tra le linee in campo.
Thuram 7 Fa la prima punta rifinitrice, manca solo la conclusione e il gol quindi, ma il resto è raffinato.
Frattesi, Sensi, Arnautovic, Augusto, Cuadrado sv Tutti propositivi e vivaci, sarà dura tenerli in panchina sempre.
Inzaghi 6,5 Sceglie la continuità, ma quest’anno sarà chiamato ad una gestione della rosa sapiente, non c’è più quel divario tra titolari e riserve come l’anno scorso, non c’è più una stella come Lukaku, ma 18 giocatori quasi tutti sullo stesso livello, Lautaro a parte.