Riprendiamo le nostre pagelle stagionali, questa è la volta dei centrocampisti.
Gagliardini Mancava un giocatore così all’Inter, capace di gestire palla nelle zone delicate, di non perdere palloni banali, di giocare semplice, ordinato, ma anche di inserirsi in area. Si fosse chiamato Gagliardinho o Gagliardinovic nessuno si sarebbe scandalizzato per i 25 milioni spesi dalla società per prelevarlo dall’Atalanta. Negli ultimi due mesi di stagione ha avuto un calo fisico.
Kondogbia Una stagione di alti e bassi, in crisi con De Boer, che lo sostituì durante un primo tempo, si era ritrovato con Pioli, salvo perdersi anche lui negli ultimi due mesi. Sprazzi e limiti.
Brozovic Giocatore di grande qualità, ma indolente e incostante ai limiti dell’irritabilità.
Joao Mario Velocità ed eleganza sono le sue doti, ma non si è riusciti a trovargli un ruolo definito, ha giocato spesso da trequartista, ma non è un trequartista, davanti alla difesa è troppo anarchico, forse è un’ala. Poco concreto sotto porta.
Banega Trequartista, ma non seconda punta, è a tutti gli effetti un centrocampista, offensivo, ma che ama abbassarsi. Ci ha messo molto ad adattarsi al calcio fisico italiano, ma è l’unico ad avere una certa visione di gioco. In febbraio-marzo sembrava aver trovato sè stesso, il culmine nella partita con l’Atalanta con tripletta e assist, poi il crollo fisico e la panchina. Comunque ceduto per 9 milioni al Siviglia.