Cambiasso 5 Negli anni di Mancini e Mourinho era un ottimo gregario, ma venuta meno la forza fisica sono arrivati i dolori, accentuati dalla pretesa di giocare sempre per diritto divino. I tifosi lo chiamano il vigile, per il suo sbracciarsi e dare indicazioni ai compagni incessantemente per tutta la partita, un atteggiamento che può produrre ansia più che tranquillità. Oltre al declino fisico, c’è da dire che è l’antitesi del centrocampista moderno. In tutti i sensi ha fatto il suo tempo.
Presenze 32 gol 4
Alvarez 5,5 Per lui vale lo stesso discorso di Jonathan: qualche partita buona ad inizio stagione erano bastate agli esperti per dare fiato alle trombe e bacchettare gli interisti cattivi che lo avevano fischiato, poi è tornato nei suoi standard. Rispetto al brasiliano c’è da dire però che qui la tecnica c’è, le potenzialità anche e che Mazzarri ad un certo punto non gli ha dato più nessuna opportunità.
Presenze 29 gol 4
Kuzmanovic 5,5 Rispetto al disastro della stagione scorsa, qualcosina di buono ha fatto, poche le occasioni per mettersi in mostra.
Presenze 15 gol 1
Zanetti Solo qualche sprazzo di partita prima del saluto finale.
Presenze 12 gol 0