Le pagelle della Premier di metà stagione

city-chelsea-costa-2016Frase fatta del calcio: “Le partite finiscono al 90′”, nel senso che tutto può succedere fino alla fine. La premier league non è da meno, tanto che da tutti è considerato un campionato difficile e imprevedibile. Dopo l’abbuffata di partite di fine anno e arrivati a metà campionato vale allora la pena valutare le 6 squadre partite con i favori del pronostico e dare loro le pagelle del momento.

LIVERPOOL = Quando diventerai grande? Può travolgere qualsiasi squadra con un bravo allenatore, ma continua a perdersi proprio nel momento di crescita decisiva, perdendo inopinatamente punti (ultimo il pareggio col Sunderland) ritornando adolescente. Almeno 8 i punti persi.

ARSENAL = In Inghilterra li definiscono i soliti, vecchi, Gunners. Sfodera partite entusiasmanti, illude per poi ritrovarsi modesta, arrancante (ultimo pareggio 3-3 col Bournemouth, ma perdeva 3-0).

M.CITY = Quello che va e viene. Illude i suoi fans, strapazza tutti vincendo le prime 9 partite per poi svanire nell’anonimato pur con grandi giocatori, primo fra tutti De Bruyne, e Guardiola, arrivato come vate del calcio e in questa fase indeciso al punto che annuncia il suo ritiro dal calcio fra tre anni (capiremo più avanti perchè ha detto questo in questa fase del campionato).

M.UNITED= Desaparecido che ritorna. Partito al contrario molto male al punto che Mourinho è stato considerato una specie di pensionato anche da critici che lo stimavano. Ma ora non esalta ma è in ripresa, forse imitando Conte, cioè privilegiando il “prima non prenderle e poi si vedrà”. Vinte le ultime 6 gare, tutto può succedere.

TOTTENHAM = Ma chi sei? Bravo allenatore, Pochettino, mostra schemi di gioco di grande livello e vincenti, ma poi, troppe volte, si perde proprio quando sembra decollare verso il primo posto.

CHELSEA = Il Gladiatore. Non è partita come candidata alla vittoria, al contrario del City gioca male, perde all’inizio, ma Conte ottiene la fiducia di Abramovich e poi dei suoi giocatori. Vince e convince a volte col quid di fortuna che aiuta, ma con le 13 vittorie di fila Conte è ora idolo dei fans, chiaramente esportando schema e approccio italiani, senza correre rischi inutili in difesa e sfruttare grandi campioni, vedi Diego Costa. Poi vedremo cosa succede nella seconda parte della Premier.