Mazzarri al termine del triste pareggio con l’Udinese si esibisce nel suo repertorio e tra pianti e lacrime prova a incantare Thohir, ma la sua permanenza sulla panchina dell’Inter pare sempre più in dubbio. Ecco tutte le dichiarazioni del post partita riprese da Inter.it
MAZZARRI “Sei gol fatti in otto partite in casa? E quanti altri episodi ci sono stati? Quanti presupposti abbiamo creato, come oggi nell’ultima mezz’ora? Se faccio un elenco non finisco più.”
“Il primo tempo non mi è piaciuto, l’Udinese è un avversario difficile, ma era una partita in equilibrio. Nel secondo meritavamo di fare minimo due, tre gol dal 15′ in poi. Prima li fai stancare, poi non superano più la metà campo creando molte occasioni, ma se poi non segni… i ragazzi sono stati bravi. Questo ci fa ben sperare per il futuro, la squadra c’è, è ben organizzata e concede poco, quando si mette a giocare come sa lo fa bene.
In tutte le zone del campo eravamo marcati a uomo, abbiamo messo tanti palloni dalle fasce e basterebbe tradurne una in gol, ma con l’Udinese non è certo facile. Le palle gol che creiamo vanno messe dentro, non c’è altro modo. Il cambio Guarin-Alvarez? Nel secondo tempo ho messo due mediani, Hernanes e Cambiasso e ho lasciato le due punte davanti, provando a creare una situazione di due contro uno sulla corsia Alvarez-Jonathan. L’Udinese non se l’aspettava e ci ha messo un po’ a riorganizzarsi, ecco quando abbiamo iniziato a creare più occasioni. Tutto bene, ci sono mancati solo il gol e la vittoria.
In Italia non si può pensare contro una squadra come l’Udinese di metterla sotto per 90 minuti. Nel primo tempo si e’ un po’ sofferto, nel secondo tempo soprattutto dopo la mezz’ora e’ andata come un monologo. Poi pali, salvataggi, tanti episodi che ci penalizzano. Classifica? Anche alla luce di questi due risultati meritavamo molto più punti di quelli che abbiamo. Può essere che siamo poco cinici, non so. Credo però che facendo questo percorso potremo andare avanti nel migliore dei modi.
Hernanes nel primo tempo era un po’ bloccato, Allan lo marcava costantemente, nel secondo invece si è sciolto un po’ e si è mosso benissimo tatticamente. L’importante era vincere e la squadra ha fatto di tutto per farlo, ce lo saremmo meritato ampiamente, come con l’Atalanta. A fine arbitro parlerò degli arbitri, ma nel calcio le situazioni sono veloci, nel dubbio si parla di situazioni che ci possono o non ci possono stare: com’è possibile, statisticamente parlando, che in 32 partite non ci sia mai un episodio a nostro favore? La legge dei grandi numeri parla chiaro, oltretutto spesso attacchiamo e creiamo più degli altri.
Quest’anno come allenatore devo far sì che a squadra giochi bene, che crei, che faccia crescere anche i meno esperti, far capire cosa vuol dire giocare nell’Inter. A giugno faremo delle scelte in base alle potenzialità che vorrà esprimere la Società, faremo le scelte giuste per far partire il secondo anno della mia gestione in un certo modo”.