L’Inter è partita per gli Stati Uniti. Mazzarri è salito sull’aereo con due preoccupazioni, il timore di fare figuracce al cospetto dell’ex vate nerazzurro Mourinho e l’assenza in rosa di un esterno destro titolare. Pensare che lui lo aveva chiesto chiaramente già entro il ritiro di Pinzolo, ma la società si è arenata nell’umiliante trattativa per Isla, con Ausilio ad annunciare il giocatore e Marotta a smentirlo in faccia poche ore dopo affermando che Isla non è sul mercato. I giorni sono così passati e Mazzarri è tornato a dare un’altra scadenza alla società, “entro la partenza per gli Usa un esterno vorrei avere” ha supplicato l’uomo chiamato a fare i miracoli. Effettivamente non sembrava una richiesta così pretenziosa per una squadra che in realtà manca anche di altri tre elementi (un centrocampista centrale, una mezz’ala e un attaccante), ma Branca e Ausilio, invece di trovare un’alternativa ad Isla, erano ancora davanti al portone di Marotta ad elemosinare un altro incontro per il terzino cileno, la cui quotazione volava a sette milioni per la metà del cartellino, ovviamente cifre decise dalla Juve. Però l’Inter deve anche vendere i tanti giocatori in esubero, per esempio c’è quel Silvestre che ha già rifiutato il trasferimento al Parma e al Genoa. E non ti viene a bussare alla porta il Galliani, che ha appena perso Bonera che si è rotto un ginocchio? Immaginatevi i tifosi interisti come possono reagire alla possibilità che un giocatore pagato 9 milioni possa essere regalato al Milan (perchè di questo si tratta), o dato in prestito accollandosi l’assurdo ingaggio da 3 milioni (perchè di questo sono capaci). E non è questione di considerare Silvestre un giocatore importante, che all’Inter ha fatto pena, ma ne abbiamo abbastanza di giocatori dati al Milan, perchè se il Milan ha bisogno di un difensore non dovremmo essere noi ad aiutarli, tra l’altro non potendo mai sapere che il gatto Silvestre al Milan non ritrovi i famosi stimoli, che all’Inter certi giocatori talvolta perdono.