Che cambiamento per la Lazio nel girone di ritorno. La Lazio non è più quella squadra che vinceva in trasferta quasi tutte le partite, tornando con tre punti da Cesena, Firenze, Bologna, Cagliari (con il centesimo gol con la maglia laziale di Rocchi), in maniera rocambolesca a Lecce, ma magari si faceva bloccare da qualche pareggio casalingo, giocando un campionato ai vertici. Il girone di ritorno invece è stato sino ad un mese fa contrassegnato dall’allergia ai pareggi, mantenendosi quasi sempre sulla vittoria in casa e la sconfitta in trasferta, con capitomboli pesanti in trasferta come il 5-1 a Palermo o il 2-1 sul campo del penultimo Novara, ma anche nette vittorie casalinghe come il 3-1 al Napoli o la grande rimonta col Cesena da 0-2 a 3-2.
Nelle ultime quattro partite il trend è cambiato, si sono visti i primi due pareggi del girone di ritorno e i biancocelesti sono tornati a vincere in trasferta nell’ultimo turno con l’Atalanta. Vittoria in trasferta che mancava, derby “fuori casa” a parte, lontano dall’Olimpico dal 29 gennaio, Chievo-Lazio 0-3. Vittoria a Bergamo che ha interrotto una striscia di cinque partite senza vincere, con i due pareggi sopracitati, in casa, e tre sconfitte in trasferta, compreso quella di Udine che sembrava aver compromesso la corsa al terzo posto, completata dalla rissa finale che aveva denotato i nervi scoperti di una Lazio che sembrava allo stremo, falcidiata da un girone di ritorno pieno di infortuni e orfana per larga parte di esso di Klose e Hernanes (venti gol in due).
Inter-Lazio all’andata fu la settima vittoria consecutiva in campionato per l’Inter di Ranieri, prima del crollo verticale, che si intravvide già in quella partita con una Lazio tonica nonostante la sconfitta e un’Inter a lungo sulle gambe.
Dando un occhio alle statistiche scopriamo che la Lazio ha segnato il 30% dei suoi gol nell’ultimo quarto d’ora, gol che mediamente sono 1,4 a partita, per 12,9 tiri a partita, di cui 5,1 nello specchio della porta. Abbastanza precisa la manovra con il 63,5% di passaggi riusciti e la maggiore densità di gioco è sul fronte d’attacco destro, ma complessivamente il maggior numero di palloni giocati è nella fascia centrale del campo.
Nonostante un andamento così altalenante, al pari dell’Udinese, la Lazio è ancora in corsa per il terzo posto, a conferma di un campionato mediocre dove nessuna squadra, Inter compresa, è riuscita ad approfittare di questo calo da parte delle due squadre che nel girone d’andata viaggiavano ai ritmi di Juve e Milan.