Lauterribile

Inter-Genoa 1-0 Lautaro al 77′

Affrontiamo il Genoa senza Sommer, che si è rotto il pollice, sembra uno scherzo incredibile ma è così, lui ironizza dall’ospedale dicendo “incrociamo le dita”, grande simpatia e spirito del nostro gatto Silvestrommer. Ti aspettiam. Sembra pure questo uno scherzo del destino, mentre tutti ci chiedevamo perchè spendere 15 milioni per un portiere di riserva, ora arriva la sua occasione, tocca a te Martinez, proprio ex Genoa. E lo dimostrerà. Problemi per Carlos Augusto e ancora per Thuram, nemmeno in panchina, Calhanoglu non ancora al meglio, ma è in panca, Zigo-Zago Inzaghi punta su Asslani e il suo pupillo Correa. Dall’altra parte occhio all’ex Pinamonti (perchè non sei con noi? Mannaggia).

Per gladiatori uggiosa, serata nebbiosa non per gente dubbiosa, ma solo per chi osa

Inizio rapido e ficcante dei black&Bluetiful. Recupero palla mostruoso sulla trequarti dei centrocampisti, che poi sfumano. Dopo dieci minuti di assedio infatti il Genoa prende fiducia. Qualche imprecisione di troppo. Barella sbaglia lo stop, Mikhi perde palla, Dimarco non mette i soliti cross. Se Leali portiere del Genoa pressato però va in difficoltà. A metà primo è invece un’Inter indecisa, se pressare o coprire le ripartenze del Genoa. Momento non facile. Ma Leali pressato va ancora in difficoltà. Iniziamo a prendere calci d’angoli. Tasso tecnico ribassato però rispetto al solito, ma nel finale di tempo si prova a rialzare l’intensità come nei primi dieci minuti. Si rompe Correa, entra Taremi. Momento difficile, finisce il primo tempo, zero tiri in porta da una parte e dall’altra. Quanto manca la spina dorsale Sommer-De Vrij-Calhanoglu-Thuram e non c’è la solita spinta di ali e mezz’ali, intesa Correa-Lautaro zero.

La ripresa inizia come il primo tempo, squadra involuta tecnicamente, indecisa, Barella prova a dare fiducia alla squadra tentando un eurogol da 40 metri, ma non sorprende Leali. Ma un po’ di scossa la dà, il team ricomincia a spingere, ma un’altra scossa ancora più importante arriva dalla panchina, entra Calhanoglu per Asslani, Zielinski per Mikhi, Viera risponde togliendo Pinamonti, Ekhator e Zanoli per Ekubat, Messias e Cornet. Barella prende una traversa clamorosa, anzi incrocio dei pali! Poi Martinez il portiere salva il risultato per noi. Ma quanto ci mancavano i corner di Calha, eccone uno, Lauti appostato sul primo palo sblocca la sofferenza, esultanza oceanica. Nono gol da calcio piazzato in campionato. E chi li tira i calci piazzati? Finale incredibile, falliamo tre volte il raddoppio, Calha leone in copertura, alla fine il risultato dice che l’Inter è prima in classifica per una notte, aspettando Como-Napoli domani a mezzogiorno. Non eravamo abituati a soffrire così, ma può essere utile a ritrovare lo spirito guerriero.

Inutile dire che questa vittoria è un crocevia fondamentale nel corso della stagione, una settimana prima di Napoli-Inter, immaginate il clima che si sarebbe creato se avessimo pareggiato. Siamo stati abituati bene, non eravamo più abituati a soffrire, alla fine è stato bello.

IL TABELLINO
INTER-GENOA 1-0

MARCATORE: 78′ Lautaro Martinez

INTER: 13 J. Martinez; 28 Pavard, 15 Acerbi, 95 Bastoni (80′ 6 De Vrij); 2 Dumfries, 23 Barella, 21 Asllani (66′ 20 Calhanoglu), 22 Mkhitaryan (66′ 7 Zielinski), 32 Dimarco (85′ 36 Darmian); 11 Correa (46′ 99 Taremi), 10 Lautaro Martinez.

In panchina: 40 Calligaris, 60 Taho, 8 Arnautovic, 16 Frattesi, 31 Bisseck, 59 Zalewski.

Allenatore: Simone Inzaghi

GENOA: 1 Leali; 13 Bani, 22 Vasquez, 3 Martin; 59 Zanoli (66′ 70 Cornet), 73 Masini (80′ 76 Venturino) 32 Frendrup, 23 Miretti (72′ 5 Onana), 20 Sabelli; 21 Ekhator (66′ 18 Ekuban), 19 Pinamonti (66′ 10 Messias).

In panchina: 31 Siegrist, 39 Sommariva, 4 De Winter, 15 Norton-Cuffy, 17 Malinovskyi, 33 Matturro, 34 Otoa, 53 Kassa.

Allenatore: Patrick Vieira.

Arbitro: Piccinini. Assistenti: Cecconi – Vecchi. Quarto ufficiale: Arena. VAR: Serra. Assistente VAR: Chiffi.

Note
Spettatori:
 68.271
Ammoniti: Miretti (G), Ekuban (G)
Corner: 6-6
Recupero: 1°T 1′, 2°T 5′.