Nella serata di ieri l’Inter dopo un primo tempo incostante, ha fatto vedere ulteriori progressi dopo la serata di Napoli, che era stata negativa solo nel risultato.
Nel secondo tempo è stata concessa solo quella mega occasione generata dall’errore di Dodò, poi è stata una serata tranquilla per Handanovic. L’Inter infatti è riuscita a interrompere sul nascere la fase di transizione del Palermo, grazie al pressing alto di Guarin e Brozovic, supportati dai due terzini che tenevano la squadra compatta e alta, e da Palacio bravo a coprire ulteriori spazi. Ovviamente fondamentale è stato anche Medel, ma di lui abbiamo già parlato in cronaca. In particolare la catena di destra ha lavorato molto bene: Guarin, incostante nel primo tempo, nella ripresa si è alzato con abnegazione sul terzino Laazar rubando molti palloni, mentre Santon stringeva verso l’interno su Barreto. Bene anche il lavoro della catena di sinistra Brozovic-Dodò, e non è un caso che Iachini abbia cambiato tutti e due i suoi esterni per provare ad uscire da questa situazione. Senza esito però, così come a poco è servito il passaggio al 3-4-1-2, anzi togliendo il baricentro basso Jajalo, il tecnico rosanero ha dovuto abbassare le due mezz’ale Rigoni e Barreto, che nel primo tempo invece avevano giocato in maniera molto offensiva formando un reparto avanzato a quattro con i due attaccanti Vazquez e Dybala. Così invece con il nuovo modulo i giocatori offensivi diventavano di fatto solo tre.